Prova di maturità per Giusy con un album diverso dal precedente, coraggioso per la presenza di alcuni brani scritti da lei stessa come Pareti Tacere o Niente Promesse. Il singolo d’apertura, quello sanremese per intenderci, scritto da Bungaro è sicuramente una delle canzoni più riuscite del disco, che per il resto forse soffre dell’assenza della penna di Tiziano Ferro. C’è comunque la volontà di spostarsi verso rotte più rockeggianti senza tuttavia abbandonare le canzoni melodiche in cui Giusy conferma come sempre di eccellere. .
Ecco la tracklist: - Il Mare Immenso
- Deja Vu
- Piccoli Dettagli
- Hai Scelto Me
- Noi Brave Ragazze
- Il Mio Universo
- Rossi Papaveri
- Il Mio Comandamento
- Rosita
- Pareti Tacere
- Respiro
- Niente Promesse
- Linguaggio Immaginario
- Il Mare Immenso – E’ il brano apripista dell’album, pezzo sanremese con il quale si è presentata nella sua versione rockettara. Il ritmo qui non è a scapito della melodia, anzi sono mescolati in un mix che forse ha bisogno di qualche ascolto in più per essere apprezzato al meglio, ma poi non vi lascerà più.
- Déjà Vu – Pezzo scritto per Giusy da Enrico Ruggeri, ho già vissuto questa vita, quella persona sono io canta la Ferreri, racconta di situazioni che abbiamo visto migliaia di volte ma che continuiamo sempre a non capire e quindi persistiamo negli stessi errori. Bel pezzo ma manca lo spunto, l’assolo alla Giusy.
- Piccoli Dettagli – Il titolo racconta bene la canzone, descrive i piccoli dettagli che descrivono amore da un lato e “non amore” dall’altro. Si sentono richiami a Rino Gaetano in alcuni punti, a Vasco in altri ma è solo un’impressione. Forse troppi vocalizzi appesantiscono una canzone altrimenti godibilissima.
- Hai scelto Me – Pezzo veloce, con un ritmo che forse è più congeniale alle corde della cantante lombarda di origini sicule.
- Il Mio Universo – Inizio lento per questo brano che punta alla raffinatezza della voce di Giusy. Voce che è sempre in bilico ma non va mai oltre risultando sempre a fuoco sul pezzo.
- Rossi Papaveri – Ritmo e poi ritmo qui, un’altra bella prova di versatilità.
- Il Mio Comandamento – Qual è il comandamento di cui parla Giusy? Andare, andare fino in fondo, quello che cerco troverò. Forse la melodia è un po’ sacrificata a favore del ritmo ed è un peccato perché la voce di Giusy non riesce ad esprimersi al meglio.
- Rosita –Altro pezzo tutto ritmo, ma ancora non convince del tutto, e si sente forte la mancanza della penna di Tiziano Ferro.
- Pareti Tacere – Pezzo che punta decisamente al rock ma sempre nello stile particolare di Giusy, lo spunto c’è.
- Respiro – Finalmente torna al comando la melodia e si sente, secondo lento dell’album in cui la Ferreri torna a fare musica come ci ha abiutati.
- Niente Promesse – Pezzo rock che può uscire alla distanza.
- Linguaggio Immaginario – A chiudere l’album un brano lento.
Un’ultima considerazione riguarda il fatto che non sia un disco semplice, necessita certamente di più ascolti per essere apprezzato a pieno e questo non sarebbe un difetto in se, c’è da chiedersi se in un mercato in continua corsa come questo ci sarà la capacità o la volontà di scoprirlo. Noi ci auguriamo di si.
Se volete dire la vostra i commenti sono a vostra disposizione!
Alla Prossima.
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