Ricchissima di nuove entrate la classifica dei dischi più venduti di febbraio. Se Zucchero conferma il successo del suo “La Sesiòn Cubana” salendo sul primo gradino del podio, già al secondo posto troviamo la prima nuova entrata: Gianna Nannini con il suo nuovo album di inediti “Inno”. Scende dalla vetta Jovanotti piazzandosi al terzo posto, subito davanti ad un altro grande della musica italiana, Eros Ramazzotti, quarto con “Noi”. Seguono altre due interessanti nuove entrate, al quinto posto esordisce Ludovico Einaudi con “In a Time Lapse” seguito al sesto da Mario Biondi “Sun”. Nella top ten da segnalare un’altra nuova entrata, Andrea Bocelli con il suo album “Passione”, al numero otto.
In nuovo album del cantante emiliano è stato interamente registrato a L'Havana insieme ai più importanti musicisti cubani. La Sesión Cubana, prodotto da Zucchero e Don Was, mixato da Michael Brauer, contiene sette canzoni inedite, ma anche sei successi completamente riarrangiati.Il primo singolo è la celebre canzone cubana Guantanamera (Guajira), riadattata in italiano dallo stesso Zucchero; è accompagnato da un suggestivo videogirato negli studi di registrazione di L'Havana ed è destinato ad essereuno dei brani più suonati dalle radio in questa stagione.Zucchero descrive così il suo nuovo lavoro: La mia musica, come tutti sanno, viene dal blues, dal soul, dal gospel. Questo progetto e' un viaggio che va da New Orleans a Mexicali fino a Cuba. Suoni e ritmi latini, cubani, tex -mex si fondono insieme ballando.
Per quanto riguarda la seconda parte della nostra classifica, troviamo ben sette nuove entrate. I Baustelle al numero dodici “Fantasma”, segue il giovane idolo delle teenagers Justin Bieber con “Believe Acoustic”. Al quattordicesimo posto incontriamo uno degli artisti più ispirati del momento, Fabri Fibra con l’album “Guerra e Pace”. In coda troviamo un altro grande interprete della canzone italiana, Pino Daniele al sedicesimo posto.
Chiudono la classifica i Modà che entrano in classifica dopo l’ottima esibizione al Festival di Sanremo dove hanno raggiunto la terza posizione. L’album “Gioia” fa da apripista alla pattuglia sanremese che sicuramente dominerà la nostra classifica nelle settimane a venire.
Ma vediamo ora tutte le venti posizioni della nostra Top20.
La classifica di febbraio dei libri più venduti vede l’ingresso di ben sette nuovi libri. Resistono Massimo Gramellini, secondo con “Fai Bei Sogni”, sempre sul podio troviamo anche Andrea Camilleri, al terzo posto con “Il Tuttomio” e quarta resiste E.L.James con “Cinquanta Sfumature di Grigio”. Direttamente in prima posizione entra Alicia Giménez Bartlett con il suo giallo “Gli Onori di Casa” di cui qui sotto riportiamo brevemente la trama.
Descrizione: L'omicidio del signor Siguan è quello che Petra Delicado chiama con fastidio un "caso freddo". Cinque anni prima, l'affermato imprenditore tessile Adolfo Siguan era stato ucciso nell'appartamentino dove celebrava il suo vizio: le giovanissime prostitute, preferibilmente prese dal marciapiede. Ai tempi, la sentenza era stata sbrigativa: rapina con morto ad opera del protettore della prostituta con la complicità di lei. Ma, adesso, quando l'ispettrice della Policia Nacional con il suo vice Fermin Garzon, riaccende con scetticismo la macchina investigativa, le basta togliere un poco di polvere dalle vecchie carte per rendersi conto di alcune incongruenze. Soprattutto, resta enigmatico l'assassinio dell'assassino. All'inizio Petra e Fermin, battono pigri le piste consuete. Ma un incidente, cruento e spietato, fa capire che c'è qualcuno che segue Petra. E questo qualcuno squarcia improvvisamente lo scenario, legando il delitto all'intricato registro degli affari di Siguan che si scoprono connessi alla criminalità italiana trapiantata nella capitale catalana. E quindi a Roma che prosegue la partita. Ed è in questa specie di Vacanze romane, omaggio dell'autrice a un paese che ama, che tutta la forza comica tipica dei gialli della Giménez-Bartlett, si dispiega. Le sue storie, senza essere tinte di altro colore che non sia il noir, senza attenuare malinconie e frustrazioni dei personaggi, riescono a scatenare umori leggiadri di commedia.
Al quinto posto troviamo Clara Sanchez, alle prese con il suo secondo romanzo dopo “Il Profumo delle Foglie di Limone” si conferma come ottima scrittrice con “Entra nella mia Vita”. Al sesto posto Jeff Kinney con “Diario di una schiappa”. Al settimo posto troviamo Wilbur Smith con il suo nuovo best seller “Vendetta di Sangue”.
Alle tre ultime posizioni troviamo altrettanti scrittori italiani, all’ottavo posto Susanna Tamaro con “Ogni angelo è tremendo” al decimo un libro a più mani (Massimo Carlotto; Gianrico Carofiglio; Giancarlo De Cataldo) “Cocaina”.
Per quanto riguarda la posizione numero nove è da segnalare la straordinaria vicenda di Anna Premoli, che con il suo romanzo 'Ti prego, lasciati odiare' rappresenta il primo caso in Italia di self-publishing digitale. Anna, consulente finanziaria scrisse il libro per svagarsi e rilassare la mente in un momento piuttosto impegnativo della sua vita. Pubblicato dal marito attraverso una piattaforma di auto-publishing, quasi per gioco, in rete l’e-book ha riscosso un successo dilagato come un’epidemia, tanto da suscitare l’interesse della Newton Compton che l’ha trasformato in un libro cartaceo, ora in vetta alle classifiche.
Ecco la nostra classifica:
1
Alicia Giménez Bartlett
SELLERIO
Gli Onori di Casa
2
Massimo Gramellini
LONGANESI
Fai Bei Sogni
3
Andrea Camilleri MONDADORI
Il Tuttomio
4
E.L. James
MONDADORI
Cinquanta sfumature di grigio
5
Clara Sánchez
GARZANTI Entra nella mia Vita
6
Jeff Kinney
Il CASTORO
Diario di una schiappa. Si salvi chi può!
7
Wilbur Smith
LONGANESI
Vendetta di Sangue
8
Susanna Tamaro
BOMPIANI Ogni angelo è tremendo
9
Anna Premoli
NEWTON COMPTON Ti Prego, Lasciati Odiare
10
Massimo Carlotto; Gianrico Carofiglio; Giancarlo De Cataldo
Marco Mengoni con «L'essenziale» è il vincitore del 63mo Festival di Sanremo, ed è la quarta volta nelle ultime cinque edizioni che vince un cantante scoperto attraverso un talent show. Elio e Le Storie tese sono i secondi classificati - stessa posizione in podio la ebbero nel '96 con «La Terra dei Cachi» - mentre i Modà sono arrivati terzi.
Elio e le Storie Tese con "La canzone mononota" hanno vinto, con 32 voti, il Premio della critica 'Mia Martini' nella sezione Campioni al Festival di Sanremo. Hanno votato 114 giornalisti accreditati presso la sala stampa Ariston Roof. I voti validi sono stati 112, le schede nule 2. Al secondo posto Raphael Gualazzi con 26 voti, quindi Daniele Silvestri con 14. Sempre Elio e le Storie tese hanno vinto il Premio per il miglior arrangiamento, attribuito dall'Orchestra del Festival.
Durante la conferenza stampa il vincitore Marco Mengoni: "Dedico la vittoria a tutte le persone che mi hanno sostenuto e continuano a farlo, la dedico a Luigi Tenco e ringrazio la famiglia per avermi sostenuto". E’ visibilmente emozionato il vincitore del 63° Festival di Sanremo che conclude prima di salutare: "Non so cosa dire, sono solo molto contento".
Il testo della canzone vincitrice:
L'Essenziale
(R.Casalino - M.Mengoni - F.De Benedittis)
Sostengono gli eroi
"se il gioco si fa duro,
è da giocare!"
Beati loro poi
se scambiano le offese con il bene.
Succede anche a noi
di far la guerra e ambire poi alla
pace
e nel silenzio mio
annullo ogni tuo singolo dolore.
Per apprezzare quello che
non ho saputo scegliere.
Mentre il mondo cade a pezzi
io compongo nuovi spazi
e desideri che
appartengono anche a te
che da sempre sei per me
l'essenziale.
Non accetteró
un altro errore di valutazione,
l'amore è in grado di
celarsi dietro amabili parole
che ho pronunciato prima che
fossero vuote e stupide.
Mentre il mondo cade a pezzi
io compongo nuovi spazi
e desideri che
appartengono anche a te.
Mentre il mondo cade a pezzi
mi allontano dagli eccessi
e dalle cattive abitudini,
torneró all'origine,
torno a te che sei per me
l'essenziale
L'amore non segue le logiche
Ti toglie il respiro e la sete.
Mentre il mondo cade a pezzi
io compongo nuovi spazi
e desideri che
appartengono anche a te.
Mentre il mondo cade a pezzi
mi allontano dagli eccessi
e dalle cattive abitudini,
torneró all'origine,
torno a te che sei per me
l'essenziale.
Il video della canzone:
Antonio Maggio, trionfatore della prima edizione di X Factor con il gruppo Aram Quartet, ha vinto il festival nella Sezione Giovani con la canzone 'Mi servirebbe sapere', un brano orecchiabile che ha subito conquistato sia il pubblico televisivo sia gli operatori della sala stampa che lo hanno infine premiato.
Durante la conferenza stampa ha dichiarato: “Ho dormito solo un’ora, ero troppo agitato”. Maggio ha anche vinto anche il Premio della critica Sala Stampa Radio Tv-Web. "Ieri sera (venerdì) ho pianto perché ho ripensato ai sacrifici fatti fino ad oggi. Questa notte ho passato delle ore meravigliose. Di questo devo ringraziare il pubblico che mi ha votato, tutto il mio team per il lavoro di questi mesi. Ma devo dire che la mia grande fortuna è stata quella di avere una famiglia alle spalle che mi ha sostenuto ininterrottamente e che mi ha seguito a Sanremo in questa splendida avventura”.
"Spero per me che questo sia un inizio perché ho tanti bei progetti futuri: uno ha già visto la luce martedì scorso quando è uscito il mio primo disco dove mi metto a nudo soprattutto dal punto di vista autorale. Questo Sanremo credo sia arrivato per me nel momento più giusto quando mi sentivo pronto per affrontarlo al meglio" - "Quando mi hanno proclamato vincitore - ha spiegato ancora il cantautore pugliese - mi sono ripassati per la mente tutti i momenti belli ma anche quelli meno belli vissuti in passato e mi sono lasciato andare. Il pianto era dovuto ai sacrifici e alla gavetta fatta finora. Sono grato a tutte le esperienze fatte in passato perché quello che sono oggi -ha sottolineato Maggio- è frutto di quello che ho fatto nel corso degli anni. Senza la mia testa dura -ha concluso il vincitore della categoria giovani- non sarei andato da nessuna parte".
Come ogni anno scopriamo assieme le canzoni di Sanremo. Ecco i quattordici brani che hanno passato la selezione della prima serata. Di seguito la classifica completa della terza serata di Sanremo, che è stata prodotta al 50% dal televoto del pubblico da casa e al 50% dalla giuria della sala stampa. Questa classifica peserà al 25% sul risultato finale, che sarà basato per un altro 25% sul televoto dell’ultima puntata e per il restante 50% sui voti della giuria di qualità.
Marco Mengoni - L'Essenziale
Modà - Se si potesse non morire
Annalisa - Scintille
Chiara - Il futuro che sarà
Raphael Gualazzi - Sai (ci basta un sogno)
Simona Molinari e Peter Cincotti - La felicità
Maria nazionale - E' colpa mia
Elio e le storie tese - La canzone mononota
Daniele Silvestri - A bocca chiusa
Max Gazzè - Sotto casa
Simone Cristicchi - La prima volta che sono morto
Malika Ayane - E se poi
Marta sui tubi - Vorrei
Almamegretta - Mamma non lo sa
Marco Mengoni si classifica al primo posto, risultato abbastanza prevedibile visto il voto dei giovani, ma non scontato. Seguono i Modà al secondo posto. Altro indicatore del voto giovanile e conferma di questa tendenza è un'altra protagonista dei talent, Annalisa. Al quarto posto segue Chiara Galiazzo, al quinto un sorprendente Raphael Gualazzi. Segue con un buon sesto posto Simona Molinari, al settimo Maria Nazionale, all'ottavo Elio e le storie tese. Troviamo poi al nono posto Daniele Silvestri, al decimo Max Gazzè, all'undicesimo Simone Cristicchi, al dodicesimo Malika Ayane. Ultime due posizioni rispettivamente Marta sui tubi e ultimi gli Almamegretta, entrambi chiaramente non adatti al pubblico sanremese. Una classifica che non mostra grandi sorprese, tutto abbastanza prevedibile ma si sa che ora di sabato sera molte cose possono cambiare. Dunque in grande spolvero i cantanti provenienti dai talent show, ce ne sono tre ai primi quattro posti (Marco Mengoni e Chiara Galiazzo per X-Factor ed Annalisa Scarrone per Amici).
Proviamo ora a rivedere le quattordici canzoni con un breve commento alle esibizioni:
Marco Mengoni - L'Essenziale: Il primo posto nella classifica del televoto premia il cantante viterbese che ha portato sul palco dell'Ariston una canzone che potremmo definire sanremese. Ha bisogno di più ascolti per venire apprezzata, ma poi colpisce in tutta la sua potenza, "mentre il mondo cade a pezzi, io compongo nuovi spazi". Si sente la penna di uno dei più bravi e quotati autori della musica italiana, Roberto Casalino.
Modà - Se si potesse non morire: Il pezzo proposto da Francesco "Kekko" Silvestre è nell'ormai riconoscibilissimo stile alla "Modà", con una bella melodia ed un ritornello che prende. Proposto senza presunzioni, popolare nella migliore delle accezioni del termine. Snobbati da molti proprio per questa vicinanza con il pubblico, dimostrano con il secondo posto nella classifica provvisoria di aver colpito nuovamente nel segno con una canzone che avrà successo anche oltre Sanremo.
Annalisa - Scintille: La bella ma soprattutto brava cantante savonese si è presentata con una canzone che definirei all'italiana, uno swing raffinato e classico allo stesso tempo. Annalisa dimostra ancora una volta una classe d'altri tempi ed una capacità vocale difficile a trovarsi nella nuova generazione di cantanti. Con una presenza sul palco che riesce a trasportare l'ascoltatore nel suo mondo, fatto di note e di scintille.
Chiara - Il futuro che sarà: Ottima esibizione per la rivelazione dell'ultima stagione di X-Factor. Un brano che punta sulla classica canzone sanremese. In una sorta di tango fascinoso e trascinante che evidenzia la voce cristallina della cantante padovana. Uno dei pochi pezzi con un ritornello che resti impresso nella memoria.
Raphael Gualazzi - Sai (ci basta un sogno): Torna al festival dopo la vittoria due anni fa nella sezione giovani. Il pezzo è molto bello sia musicalmente che strutturalmente. Peccato che ad un certo punto Raphael si lasci prendere un pò la mano e trasformi quella che potrebbe essere una gemma in una sorta di lamento fastidioso.
Simona Molinari e Peter Cincotti - La felicità: Molto bella la canzone di Simona Molinari, una delle rivelazioni di questo festival. Uno swing gioioso e scanzonato, in controtendenza rispetto alla malinconia degli altri pezzi in competizione. Un'interpretazione quasi d'altri tempi per la oltretutto bella Simona, impreziosita dalla partecipazione di Peter Cincotti, in un duetto che lascia trasparire il forte affiatamento tra i due cantanti, in un'esplosione di vibrazioni positive.
Maria nazionale - E' colpa mia: Tributo del festival alla canzone napoletana.
Elio e le storie tese - La canzone mononota: Qui il discorso da fare è duplice, se da un lato la straordinaria idea (seppur non originalissima dobbiamo dirlo), apparentemente realizzata con il solito stile scanzonato del gruppo milanese, dimostra ancora una volta la straordinaria capacità tecnica degli EELST e la loro bravura come intrattenitori, dall'altro lato tuttavia questa stessa particolarità li pone quasi al di fuori della gara sanremese. La canzone mononota è qualcosa di altro, di diverso, di non paragonabile al resto delle composizioni degli altri artisti presenti a Sanremo, un brano che fa gara a se e che avrà grande successo fra i fan di Elio, ma che difficilmente potrà superare l'ottimo ottavo posto della classifica provvisoria.
Daniele Silvestri - A bocca chiusa: Bello ed impegnato il brano del cantautore romano. Nonostante il tema difficile conserva un'originalità ed una freschezza degne di nota. Ottima l'interpretazione di Silvestri che ha proposto il pezzo anche in LIS (lingua italiana dei segni) con un interprete ad hoc.
Max Gazzè - Sotto casa: Una filastrocca, una sorta di scioglilingua nello stile ormai riconoscibilissimo di Gazzè. Sonorità quasi circensi accompagnano il brano. Unica annotazione va fatta sulla tristezza di fondo del brano, che lascia una malinconia dopo l'ascolto che fatica a scomparire (per spiegare meglio è la stessa sensazione che molti provano guardando uno spettacolo circense).
Simone Cristicchi - La prima volta che sono morto: Tematica atipica per il festival di Sanremo ma che tuttavia sa di già sentito. Ricorda troppo "Le cose che abbiamo in comune" di Daniele Silvestri per non farle preferire l'originale. Bella l'interpretazione e la resa sul palco, ma non convince del tutto.
Malika Ayane - E se poi: Anche qui c'è da fare una premessa, l'aver corretto Fazio sulla corretta pronuncia del cognome (non si deve leggere la e finale) la ha resa un pò antipatica e si spiegherebbe anche così il dodicesimo posto nella classifica provvisoria. Il pezzo firmato da Giuliano Sangiorgi (leader e voce dei Negramaro) è molto bello. Lo penalizza l'interpretazione di Malika che sembra atteggiarsi troppo, con una gestualità artefatta che comunica finzione e distoglie dalla canzone. Manca poi nel brano un cambio di ritmo che potrebbe trasformarlo in una delle canzoni più riuscite del festival.
Marta sui tubi - Vorrei: Ancora una filastrocca (che sembra essere il genere più quotato quest'anno) però stavolta rock. Un brano che si lascia ascoltare ma che non ha nessun passaggio in grado di comunicare o di restare in qualche modo impresso nell'ascoltatore.
Almamegretta - Mamma non lo sa: Non si capisce praticamente nulla del testo di questa canzone che quindi secondo noi risulta non giudicabile. Musicalmente ricorda sonorità arabeggianti che si potrebbero benissimo sentire in una casba.
Vite
-
Di corsi e ricorsi
di parole dette e sentite.
Vite.
Senza freni
solo fermate.
Brevi.
Paesaggi scorrono
e incontri e scontri.
Mete.
Di giochi nei...
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