mercoledì 29 febbraio 2012

In arrivo "Little Broken Hearts" il nuovo album di Norah Jones

Norah Jones pubblicherà il prossimo 2 maggio il suo nuovo album "Little Broken Hearts".

"Little Broken Hearts" è il quarto album in studio di Norah Jones e celebra i 10 anni di carriera della cantante.  Il quinto considerando la compilation del 2010 "...featuring Norah" (in cui comparivano collaborazioni con differenti artisti dei più svariati generi musicali).

Il suo esordio è stato nel 2002 con il disco "Come Away With Me" che le ha permesso di conquistare 5 Grammy Awards e vendere 25 milioni di copie in tutto il mondo.

Il nuovo lavoro arriva a quasi due anni di distanza dal già citato “...Featuring Norah” e vanta la collaborazione del produttore Danger Mouse assieme al quale ha scritto i 12 brani del disco.


La tracklist del nuovo album:

1. Good Morning
2. Say Goodbye
3. Little Broken Hearts
4. She´s 22
5. Take It Back
6. After The Fall
7. 4 Broken Hearts
8. Travelin´ On
9. Out On The Road
10. Happy Pills
11. Miriam
12. All A Dream

Ecco in anteprima il brano che è stato scelto come singolo del nuovo album. Si tratta di “Happy Pills”:

martedì 21 febbraio 2012

Sanremo 2012 - Tutti i vincitori del 62° Festival della Canzone Italiana

Si è concluso il 62° Festival della Canzone Italiana di Sanremo, al di la di tutte le polemiche che qui non tratteremo perché già ampiamente investigate da chiunque, al di la di tutto dicevamo, resta la musica, rimangono le canzoni. E quelle ci interessano.

Cominciamo con le prime tre classificate, a salire dalla terza:

Noemi, "Sono Solo Parole" senza dubbio la nostra favorita, una canzone intensa ed adattissima alla sua voce, che chiude in un crescendo di emozioni e sentimenti.



Arisa, "La Notte" una sorpresa dalla fumettistica versione vista ai tempi di Sincerità, si presenta a Sanremo trasformata, una donna con una delle voci più belle della musica leggera italiana ed una canzone vera, vissuta in prima persona perché scritta dall'ex ragazzo e quando si canta qualcosa che si sente nel profondo il pubblico se ne accorge.








Emma, "Non è l'Inferno" grande carattere e grinta che forse andrebbero più controllati, una canzone musicalmente molto coinvolgente, ma dal testo troppo maturo per la giovane cantante pugliese e con qualche incongruenza di troppo nel testo. Ha vinto per il grande seguito che ha saputo raccogliere attorno a se. Complimenti.








Il premio della critica Mia Martini è andato a Samuele Bersani per la sua "Un Pallone" Hanno votato 101 giornalisti accreditati presso la sala stampa Ariston Roof. Si sono aggiudicati preferenze anche Eugenio Finardi (20), Nina Zilli (12), Pierdavide Carone con Lucio Dalla (10), Marlene Kuntz (8); Arisa e Noemi (7), Emma e Francesco renga (5), Dolcenera e Irene Fornaciari (2), Gigi D'Alessio con Loredana Berte' (1).





Sarà Nina Zilli a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2012. La scelta è arrivata a sorpresa, ma ben accolta da pubblico e critica. Il suo brano ‘Per sempre’ è stato uno dei più apprezzati del festival di quest'anno.











Veniamo a Sanremo Giovani, vincitore è stato Alessandro Casillo con la sua "E' Vero" come Emma ha vinto grazie al seguito di fan su internet e da precedenti partecipazioni televisive (Io Canto).












Ad Erica Mou il premio della critica Mia Martini per la sua ''Nella vasca da bagno del tempo'' già seconda nella gara dei giovani dietro a Casillo.











lunedì 13 febbraio 2012

I vincitori dei Grammy Awards - Adele e Foo Fighters dominano

La 54^ edizione degli oscar della musica ha visto il trionfo di Adele, vincitrice di sei grammy's, tra cui quelli di canzone, singolo e album dell'anno, con 'Rolling in the Deep', contenuta appunto nell'album dei record '21'. I Grammy hanno segnato peraltro il grande e atteso ritorno al canto dal vivo di Adele, alla sua prima apparizione ufficiale dopo l’operazione alle corde vocali. Adele ha affrontato nuovamente il pubblico dopo mesi di assenza dalla scene ed ha fugato ogni dubbio: la voce va alla grandissima.  "Grazie, grazie tanto" ha detto tra le lacrime durante la premiazione.





Foo Fighters
 Grammy a ripetizione, cinque, anche per i Foo Fighters, che con la loro hit 'Walk' hanno sbancato le categorie rock. "Questo e' un album che abbiamo realizzato nel mio garage - ha detto il frontman della banda David Grohl - e sottolinea il valore dell'elemento umano nella musica". E Kanye West con quattro Grammy nella sezione rap.






Ma al di là dei premi, tutta la cerimonia è stata segnata dal la scomparsa di Whitney Houston, celebrata con una toccante e semplice preghiera per Whitney Houston, seguita con partecipazione da tutta la platea riunita allo Staples Center, poi le note e il video di "I will always love you", il piu' grande successo della cantante nemmeno cinquantenne trovata morta venerdi' in una stanza d'albergo di Beverly Hills. Cosi l'hanno voluta ricordare i suoi colleghi.



Ma veniamo ai vincitori sezione per sezione:



  • Pop Vocal Album: 21, Adele
  • Traditional Pop Vocal Album: Duets Ii, Tony Bennett and Various Artists
  • Pop Duo/Group Performance: “Body and Soul,” Tony Bennett and Amy Winehouse
  • Short Form Music Video: “Rolling in the Deep,” Adele
  • Long Form Music Video: “Foo Fighters: Back and Forth,” Foo Fighters
  • Rap/Sung Collaboration: “All of the Lights,” Kanye West, Rihanna, Kid Cudi and Fergie
  • Rap Song: “All of the Lights,” Jeff Bhasker, Malik Jones, Warren Trotter and Kanye West
  • Rap Album: My Beautiful Dark Twisted Fantasy, Kanye West
  • R&B Performance: “Is This Love,” Corinne Bailey Rae
  • Traditional R&B Performance: “Fool for You,” Cee Lo Green and Melanie Fiona
  • R&B Song: “Fool for You,” Cee Lo Green and Jack Splash
Katy Perry
  • Pop Instrumental Album: The Road From Memphis, Booker T. Jones
  • Country Solo Performance: “Mean,” Taylor Swift
  • Country Duo/Group Performance: “Barton Hollow,” The Civil Wars
  • Country Song: “Mean,” Taylor Swift
  • Folk Album: Barton Hollow, The Civil Wars
  • Hard Rock/Metal Performance: “White Limo,” Foo Fighters
  • Rock Song: “Walk,” Foo Fighters, Songwriters (Foo Fighters)
  • Rock Album: Wasting Light, Foo Fighters
  • Alternative Music Album: Bon Iver, Bon Iver
  • Producer of the Year, Non-Classical: Paul Epworth
  • Best Compilation Soundtrack for Visual Media: Boardwalk Empire: Volume 1
  • Score Soundtrack for Visual Media: The King’s Speech
  • Song Written for Visual Media: “I See the Light” (From Tangled)
  • Recording Package: Scenes From the Suburbs
  • Boxed or Special Limited Edition Package: The Promise: The Darkness on the Edge of Town Story
  • Album Notes: Hear Me Howling!: Blues, Ballads & Beyond As Recorded by the San Francisco Bay
  • Historical Album: Band on the Run (Paul McCartney Archive Collection—Deluxe Edition)
  • Engineered Album, Non-Classical: Paper Airplane
  • Best Remixed Recording, Non-Classical: Cinema (Skrillex Remix)
  • Surround Sound Album: Layla and Other Assorted Love Songs
  • Instrumental Composition: Life in Eleven
  • Instrumental Arrangement: Rhapsody in Blue
  • Instrumental Arrangement Accompanying Vocalist(s): Who Can I Turn To (When Nobody Needs Me)
  • Gospel/Contemporary Christian Music Performance: “Jesus,” Le’andria Johnson
  • Gospel Song: “Hello Fear,” Kirk Franklin, Songwriter (Kirk Franklin)
  • Contemporary Christian Music Song: “Blessings,” Laura Story
  • Gospel Album: Hello Fear, Kirk Franklin
  • Contemporary Christian Music Album: And If Our God Is for Us…, Chris Tomlin
  • Latin Pop, Rock, or Urban Album: Drama Y Luz, Maná
  • Regional Mexican or Tejano Album: Bicentenario, Pepe Aguilar
  • Banda or Norteño Album: Los Tigres Del Norte and Friends, Los Tigres Del Norte
  • Tropical Latin Album: The Last Mambo, Cachao
Rihanna
  • Engineered Album, Classical: Aldridge: Elmer Gantry
  • Producer of the Year, Classical: Judith Sherman
  • Orchestral Performance: “Brahms: Symphony No. 4,” Gustavo Dudamel, Conductor (Los Angeles Philharmonic)
  • Opera Recording: John Adams, Doctor Atomic, Metropolitan Opera Orchestra; Metropolitan Opera Chorus
  • Choral Performance: “Light and Gold,” Eric Whitacre, Conductor
  • Small Ensemble Performance: “Lonely Motel, Music From Slide,” Rinde Eckert and Steven Mackey; Eighth Blackbird
  • Classical Instrumental Solo: “Schwantner: Concerto for Percussion and Orchestra,” Giancarlo Guerrero, Conductor; Christopher Lamb (Nashville Symphony)
  • Classical Vocal Solo: “Diva Divo,” Joyce Didonato
  • Contemporary Classical Composition: “Elmer Gantry,” Robert Aldridge and Herschel Garfein
  • New Age Album: What’s It All About, Pat Metheny
  • Reggae Album: Revelation Pt 1: The Root of Life, Stephen Marley
  • Spoken Word Album (Includes Poetry, Audio Books and Story Telling): If You Ask Me (And of Course You Won’t), Betty White
  • Musical Theater Album: The Book of Mormon
  • Dance Recording: “Scary Monsters and Nice Sprites,” Skrillex
  • Dance/Electronica Album: Scary Monsters and Nice Sprites, Skrillex
  • Children’s Album: All About Bullies… Big and Small, Various Artists
  • Comedy Album: Hilarious, Louis C.K
  • Improvised Jazz Solo: “500 Miles High,” Chick Corea
  • Jazz Vocal Album: The Mosaic Project, Terri Lyne Carrington and Various Artists
  • Large Jazz Ensemble Album: The Good Feeling, Christian McBride Big Band
  • Jazz Instrumental Album : Forever, Corea, Clarke and White
  • Americana Album: Ramble At the Ryman, Levon Helm
  • Bluegrass Album: Paper Airplane, Alison Krauss and Union Station
  • Blues Album: Revelator, Tedeschi Trucks Band
  • Regional Roots Music Album: Rebirth of New Orleans, Rebirth Brass Band
  • World Music Album: Tassili, Tinariwen
  • Pop Solo Performance: Someone Like You, Adele
  • Best Rap Performance (Duo/Group): Otis, Jay-Z & Kanye West
  • Best Rock Performance: Walk, Foo Fighters
  • Best R&B Album: F.A.M.E., Ch

giovedì 9 febbraio 2012

Donato Carrisi - Il Tribunale delle Anime

Titolo: Il Tribunale delle Anime
Autore: Donato Carrisi
Genere: Giallo, Thriller, Noir
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja Scienza
Anno di Pubblicazione: 2011
Pagine: 460


Secondo lavoro per l'autore del fortunato best-seller mondiale “Il Suggeritore”. Donato Carrisi torna  dopo due anni con un romanzo coraggioso per il tema trattato. Ambientato stavolta in Italia, il racconto si svolge principalmente a Roma, una città diversa da come la conosciamo, la capitale del turismo vive qui sottotraccia, sullo sfondo di una storia singolare. Ha osato molto lo scrittore pugliese, addentrandosi in una storia facilmente definibile inverosimile. Ed il romanzo vive effettivamente tutto sul limite della verosimiglianza una soglia che però non oltrepassa mai completamente. Il libro viaggia sull'onda dell'interesse del pubblico sulla Chiesa e sugli ordini più o meno segreti, più o meno reali o fantasiosi (qui si parla di un fantomatico ordine dei “penitenzieri”, ma non vi svelo di più tranquilli) e forse questo è il vero unico limite del romanzo.
La scrittura è buona ed i personaggi principali sono ben definiti, solo tratteggiati i caratteri secondari ma la storia non ne risente. Il testo scorre bene ed il colpo di scena è sempre dietro l'angolo, pronto a stupirci ed a farci ricredere sui diversi personaggi, in questo Carrisi si conferma un autore talentuoso e brillante.
Lo attendiamo con il suo prossimo romanzo e un pizzico di follia in meno.


Sinossi:
Roma è battuta da una pioggia incessante. In un antico caffè, vicino a piazza Navona, due uomini esaminano lo stesso dossier. Una ragazza è scomparsa. Forse è stata rapita, ma se è ancora viva non le resta molto tempo. Uno dei due uomini, Clemente, è la guida. L'altro, Marcus, è un cacciatore del buio, addestrato a riconoscere le anomalie, a scovare il male e a svelarne il volto nascosto. Perché c'è un particolare che rende il caso della ragazza scomparsa diverso da ogni altro. Per questo solo lui può salvarla. Ma, sfiorandosi la cicatrice sulla tempia, Marcus è tormentato dai dubbi. Come può riuscire nell'impresa a pochi mesi dall'incidente che gli ha fatto perdere la memoria? Anomalie. Dettagli. Sandra è addestrata a riconoscere i dettagli fuori posto, perché sa che è in essi che si annida la morte. Sandra è una fotorilevatrice della Scientifica e il suo lavoro è fotografare i luoghi in cui è avvenuto un fatto di sangue. Il suo sguardo, filtrato dall'obiettivo, è quello di chi è a caccia di indizi. E di un colpevole. Ma c'è un dettaglio fuori posto anche nella sua vita personale. E la ossessiona. Quando le strade di Marcus e di Sandra si incrociano, portano allo scoperto un mondo segreto e terribile, nascosto nelle pieghe oscure di Roma. Un mondo che risponde a un disegno superiore, tanto perfetto quanto malvagio. Un disegno di morte. Perché quando la giustizia non è più possibile, resta soltanto il perdono. Oppure la vendetta. Questa è la storia di un segreto invisibile...

L'autore:

Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca (Ta). Si è laureato in Giurisprudenza con una tesi su Luigi Chiatti, il «mostro di Foligno», per poi seguire i corsi di specializzazione in criminologia e scienza del comportamento. Nel 1999 ha iniziato l’attività di sceneggiatore per cinema e televisione. Fra le altre, ha scritto la sceneggiatura di Nassiriya – Prima della fine per Canale 5 ed è autore di soggetto e sceneggiatura della miniserie thriller Era mio fratello per Rai 1. E' una firma del Corriere della Sera.

L'autore descrive il suo romanzo in un articolo per la Nazione:


 "Ecco come ho creato il Tribunale delle Anime" 
Donato Carrisi scrive un articolo sulla genesi del suo ultmo romanzo.  

Donato Carrisi «Come ti è venuta l’idea?» La domanda preferita dei lettori perseguita gli scrittori da sempre. La verità è che non c’è mai una sola risposta e bisognerebbe mettere insieme una serie di eventi o suggestioni o incontri che, sommati, determinano la genesi di un romanzo. Ma il dubbio resta anche per me. «Già: da dove vengono le storie?»


Il Tribunale delle Anime è nato dall’incontro con uno strano individuo, in uno dei luoghi più misteriosi di Roma: Piazza delle Cinque Lune. Ad organizzare il tutto un mio vecchio amico della Questura, specializzato nella ricerca delle persone scomparse (che mi aveva ispirato il personaggio di Mila ne Il Suggeritore). Mi disse di chiamare questo tizio perché aveva una storia che poteva interessarmi. Lo feci e il tizio mi disse che ci saremmo visti «all’ora del tramonto». Quando gli chiesi cosa intendesse, mi rispose semplicemente «Prima del calar della sera», come fosse la cosa più naturale del mondo. Dopo aver controllato sul Messaggero a che ora tramontava il sole, mi sono recato sul luogo. Lui era già lì. Il tizio è un cacciatore del buio e, prima di raccontarmi di sé e del suo particolare metodo d’indagine, esordì con una domanda: «Qual è il più grande archivio criminale del mondo?».


Pensai all’Fbi. oppure all’Interpol, ma mi sbagliavo. La risposta mi lasciò senza fiato. Era la storia thriller più straordinaria che avessi mai sentito, tanto che non riuscivo a credere che nessuno ci avesse mai scritto un libro.
Dopo una passeggiata fra i vicoli intorno a Piazza Navona, terminata a San Luigi dei Francesi, me ne tornai a casa stordito e confuso. All’epoca avevo quasi terminato la stesura del secondo libro e mi apprestavo a inviarlo a Longanesi, eppure la storia dei cacciatori del buio continuava a tornarmi in mente. Mi dicevo che l’avrei scritta subito dopo, ma la verità è che non riuscivo a resistere. Dopo una nottata in bianco, ho chiamato il mio editore per comunicargli che avrei messo da parte il libro quasi finito per dedicarmi a un nuovo romanzo. Mi aspettavo una reazione sconcertata, ma dopo avergli accennato la trama, Stefano Mauri fu pienamente d’accordo.


Così ho ricominciato le ricerche per imbastire la trama. Ho intervistato altre volte il cacciatore del buio che, per riassumere la sua funzione, una volta mi disse: «C’è un luogo in cui il mondo della luce incontra quello delle tenebre. È lì che avviene ogni cosa: nella terra delle ombre, dove tutto è rarefatto, confuso, incerto. Io sono uno dei guardiani posti a difesa di quel confine. Ma ogni tanto qualcosa riesce a passare. Il mio compito è ricacciarlo indietro…»
Dopo quella rivelazione, mi ha portato a visitare luoghi strani e spesso sconosciuti di Roma. Così il racconto ha preso prima di tutto una forma emotiva. Volevo descrivere una Roma oscura, bagnata dalla pioggia, vicina eppure lontana, la dark-city di un fumetto cattivo. E volevo che sembrasse “straniera” per i lettori italiani.


Ma mi mancava ancora il tema di fondo. A suggerirmelo, una bambina di nove anni. Clara è la figlia di due miei cari amici e sono molto affezionato a lei e incuriosito dal suo acume. Pur non avendo letto Il Suggeritore (è troppo piccola), un giorno mi ha domandato: «Ma nel tuo libro, tu sei il buono o il cattivo?». Da piccoli accade spesso che ci si immedesimi coi personaggi dei cartoni o delle fiabe, ovviamente si scelgono sempre i buoni. A ben guardare, anche i lettori di un romanzo parteggiano apertamente per l’eroe di turno.
Ma lo scrittore? Dovendo creare anche la figura del cattivo finisce inevitabilmente con l’immedesimarsi con lui. Lo scrittore parteggia sempre per entrambi i personaggi, anche se alla fine ne fa prevalere soltanto uno. Ma deve amare il cattivo quasi quanto il buono, perché – si sa – sono i cattivi che fanno la storia. Lo scrittore così mette a nudo la propria anima, mentre il lettore rimane al riparo delle pagine. E mi sono detto: perché per una volta non invertire i ruoli? Se foste vittime di una grave ingiustizia – come ad esempio l’uccisione di una persona cara – e non fosse possibile ricorrere alla legge, cosa provereste? E qualora vi si offrisse l’occasione di vendicarvi, sareste in grado di uccidere l’assassino che l’ha fatta franca?


Ho cominciato a elaborare una serie di emozioni anche andando alla ricerca di casi reali che potessero rispecchiare il dilemma. Così anche la trama è sorta, i personaggi hanno preso vita nelle pagine. Ci sono voluti circa sei mesi per scrivere il romanzo. Ho viaggiato molto. Sono stato a Roma, a Parigi, nella mia amata Puglia, a Milano. I capitoli sono sgorgati nei momenti e nei luoghi più impensati. Quello a cui tengo maggiormente l’ho scritto su un taccuino nella metropolitana di Roma, saltando la mia fermata e proseguendo fino al capolinea. Un altro è nato di notte, in una stazione di servizio in autostrada. La frase che mi piace di più l’ho scritta prima di cominciare, un appunto su un foglio volante, che ho dimenticato e che magicamente è riapparso il giorno prima che il libro fosse finito. Ma questi sono segreti da scrittori. Chi è giunto alla fine di queste poche righe si starà dicendo: «Se il cattivo sono io e se stavolta il mistero riguarda chi indaga, allora non mi resta che scoprire chi sono i cacciatori del buio e cos’è il Tribunale delle anime». Esatto. Ma manca ancora qualcosa. Per esempio, un assassino che può assumere le sembianze delle proprie vittime. E non ci crederete, ma anche questa storia è reale.

di DONATO CARRISI

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