Lucio Dalla, il grande cantautore e artista è scomparso stamattina 1 marzo 2012. E' morto per un arresto cardiaco mentre si trovava a Montreaux in Svizzera per una serie di concerti. Aveva 68 anni e ne avrebbe compiuti 69 il 4 marzo.
Nessuna avvisaglia, “stava bene ... era contento di come era andato il concerto. Stamattina si è svegliato, ha fatto colazione, un paio di telefonate”, poi il malore.
Sono stati i frati della basilica di San Francesco d'Assisi i primi a dare la notizia della morte di Lucio Dalla. Su Twitter, alle 12.10, cioè ventitre minuti prima dei lanci d'agenzia, il profilo della rivista online San Francesco patrono d'Italia pubblicava la notizia, un servizio di cordoglio e anche l'ultimo racconto scritto da Dalla, con protagonista un francescano. E sono stati gli stessi francescani a informare, su Twitter, Lorenzo Jovanotti.
Questo il comunicato dei frati di Assisi: «È morto Lucio Dalla, dolore e sgomento della comunità francescana conventuale di Assisi per l'improvvisa scomparsa del Cantautore di Dio. I frati del sacro convento sono sicuri e certi che San Francesco lo accoglierà per portarlo alla presenza del Signore. Lucio Dalla è morto dopo aver fatto colazione. Un attacco cardiaco l'ha stroncato mentre si trovava in Svizzera per una serie di concerti». http://www.sanfrancescopatronoditalia.it/
Gli artisti, come il fratello Lucio Dalla, riescono ad esprimere con la musica la grande tensione spirituale presente in ogni uomo. Penso al 'Francesco' di Alda Merini musicato da Dalla e alle canzoni: Gesù Bambino, Se fossi un Angelo e Henna. La sua silenziosa ricerca interiore di Dio ha ritrovato spesso rifugio nella Basilica di San Francesco d'Assisi. Ricordo ancora il titolo che volle dare al suo racconto sull'Assisiate, quasi di invocazione a Dio e al Santo: "Francesco, fammi volare". Lo ha dichiarato padre Enzo Fortunato direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di assisi commentando la notizia della morte di Lucio Dalla
Grandissimo artista, canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana, 4 marzo 1943, Canzone, Com'è profondo il mare, Attenti al Lupo, Futura, L'Anno che verrà, Caruso... Musicista di formazione jazz e successivamente anche autore dei testi delle sue canzoni oltre che delle musiche, ha suonato da clarinettista e sassofonista, da tastierista. Artista prolifico, la sua produzione ha spaziato dal beat alla sperimentazione ritmica e musicale, fino alla canzone d'autore, arrivando a varcare i confini della lirica e della melodia italiana.
Grandissmo talent scout, fra gli altri ha scoperto e lanciato gli Stadio, Ron, Luca Carboni, Samuele Bersani, Gatto Panceri e per ultimo Pierdavide Carone con cui ha partecipato all'ultimo Festival di Sanremo.
Commossi gli amici e colleghi di una vita, da Gianni Morandi, bolognese come lui, con cui nel 1987 si esibì nel duetto di Vita a Francesco De Gregori con il quale negli anni ’70 diede vita al tour Banana Repubblic, con memorabili canzoni quali Come faranno i marinai e come sarà. Tra gli amici più legati a Dalla è necessario ricordare anche Rosalino Cellamare in arte Ron, con il quale sul finire degli anni novanta si ripropose in duetto nella celebre una città per cantare.
Roberto Serra (fotografo e grande amico di Lucio Dalla, autore di alcune delle più belle copertine del cantautore bolognese) “Ieri sera l’ho sentito verso le 18. Era a Zurigo. Abbiamo parlato di cose personali, ma non solo. Stava bene. Era contento. Era appena stato in un ristorante, di cui adesso non ricordo il nome, famoso perché dopo la guerra era frequentato da artisti che pagavano il conto con i loro quadri. L’aveva trovato esattamente uguale alla prima volta che l’aveva visto. Circa trent’anni prima”. "Era contento anche per Samuele Bersani" ... “Ripeto, è stata una telefonata tranquilla. Mai mi sarei aspettato una notizia del genere. Abbiamo parlato del successo di Samuele Bersani a Sanremo. Lui era contento. Diceva che il ragazzo se lo meritava. Penso che sia morto senza accorgersene perché Lucio era un tipo molto attento alla sua salute. Sempre sotto controllo medico. Mangiava correttamente. Non beveva."
Gaetano Curreri (leader degli Stadio)
”In questo momento non sono sconvolto ma addolorato perchè ho perso un amico, un maestro, un punto di riferimento nella musica come nella vita. Oggi io, Giovanni Pezzoli, Fabio Liberatori, gli Stadio, tutti noi piangiamo un grande amico, un pezzo della nostra storia: 40 anni di dischi e concerti che non si potranno mai dimenticare. Abbiamo avuto la fortuna di conoscere un grande uomo".
Ero un ragazzo quando arrivai a suonare con Lucio, da lui era come andare a bottega dall’artigiano: non sapevo di essere un cantante, un autore – lo devo a Lucio – cosi come anche la nostra collaborazione con il poeta Roberto Roversi. Qui in casa ho il suo clarinetto, quello di “Banana Republic”, che mi regalò dopo la tournée e che ora è il ricordo di tante storie musicali che abbiamo vissuto con Lucio. Oggi, in un momento cosi, mi chiedo come si possa ricordarlo senza dire ovvietà…”
Luca Carboni
« In questo momento non ho parole. Non so cosa dire. Un vuoto immenso. Lucio e' stato allo stesso tempo maestro e fratello. Un artista enorme che ha segnato in modo profondo e indelebile il nostro tempo!»
Samuele Bersani
Sono sconvolto. Ho appena saputo di aver perso il mio grande Maestro, un Amico unico con cui potevo confrontarmi e imparare da oltre 20 anni. La sua poetica e la sua musica sono il vero motivo per cui da bambino ho scelto di voler fare il cantautore ed è grazie a Lucio se poi ho potuto sparare le mie prime cartucce. Al momento non ho altre parole, ma vi ringrazio di cuore per i messaggi che mi state facendo arrivare. Samuele
Pierdavide Carone
Sono convinto che ora ci sta guardando e si diverte da morire assieme agli altri coinquilini del Paradiso, sicuramente ci starà sfottendo per le reazioni di ognuno di noi, ha passato una vita intera ad osservare le reazioni della gente alle cose della vita (belle e meno belle), la sua musica è testimone di ciò che scrivo... Della sua famiglia non anagrafica io ero l'ultimo nascituro e della sua arte ne rappresento il canto del cigno, e la consapevolezza che deriva da questo smuove in me le emozioni più agli antipodi che si possa immaginare... Mi gratifica ma al contempo mi fa sentire così solo oggi... Quanto e' speciale un uomo che a 68 anni si mette a servizio di un giovane? Non sempre dietro un grande artista si cela un grande essere umano, questo è quello che dissi quando fui ospite del suo concerto a Bologna, l'ho ridetto durante il festival e lo ridico ancora più forte oggi, perché è quello che mi ha lasciato Lucio Dalla e se potrò rivivere metà della sua grandezza allora anch'io riuscirò ad essere una persona migliore. Arrivederci Lucio
"E' un momento tristissimo. Non me la sento di parlare con nessuno". E' questo il commento di Francesco De Gregori, come ha riportato Michele Mondella che ha lavorato con lui, come ufficio stampa, sin dagli anni '70.
Vasco Rossi
La notizia corre in rete, passa di bocca in bocca...è morto Lucio Dalla... Stroncato da un infarto, se ne è andato nel sonno..
Non siamo mai pronti a notizie del genere, rimaniamo attoniti, sbalorditi, spaventati, arrabbiati e poi tristi molto tristi, senza parole. C'est la vie, questa è la vita..ha la precedenza su tutto meno che sulla morte, che arriva quando meno te la aspetti..
Un colpo a tradimento la fatalità, il caso!
Ci sentiamo all'improvviso parte di una stessa grande famiglia a cui viene a mancare il capofamiglia..perchè questo era Lucio Dalla: un padre affettuoso e sempre presente con il suo entusiasmo, le sue idee spesso all'avanguardia per il cantautorato italiano, il suo grande amore per la musica.Che lo ha accompagnato fino all'ultimo e questo ci consola, Lucio se ne è andato come avrebbe voluto, era in tour in piena attività...
Nessuno muore mai completamente, qualche cosa di lui rimane sempre vivo dentro di noi!
Wiva Lucio Dalla.
Gianni Morandi
"Lui è stato un artista unico, a me mancherà molto anche come grande amico, ci conoscevamo dal '63 ed eravamo legati anche dal tifo per il Bologna oltre che dalla passione per la musica. Tanti anni di amicizia ci legano. Sentire che ci ha lasciato mi ha colpito, non riesco ancora a riprendermi. Mi manca l'amico. E' stato uno dei più grandi, autore, cantante, musicista, jazzista, un uomo che parlava a tanta gente e sapeva comunicare".
Paolo Conte
Ci ha lasciati un talento geniale del nostro mondo artistico, una personalità inquieta e burlesca di alto valore espressivo"
Adriano Celentano
“Lucio, amico caro di tutti. Da oggi il mondo sarà più buio. Prego e penso che poeti come te non dovrebbero mai morire. Il distacco umano da uomini e artisti grandi come sei stato e sei, ci coglie sempre impreparati. Ci mancherà tutto di te. Anche i momenti di eroica fragilità che contribuivano a renderti sempre più grande. Ti volevo e ti voglio bene”. “Ero catturato dalla tua magica grandezza e delicata generosa umanità. Ricordo quando mia figlia venne da te per trascorrere qualche giorno speciale di vacanza… le apristi la tua casa come un padre accoglie un figlio. Parlavate di arte, di musica, della vita…Mi raccontò di avere vissuto giorni meravigliosi, indimenticabili. Indimenticabile come sei tu”,
Gianna Nannini
"Mi sono innamorata con le sue canzoni, ho duettato con lui sul palco, in tv e nei ristoranti. Lucio è uno che ha dato cultura alla 'cultura' della musica italiana e per questo era e resta internazionale. Io 'a modo mio' lo amo e lo aspetto in Piazza Grande."
Peppino di Capri
''Un grande che ha trasformato il linguaggio italiano in musica internazionale. Ha dato lo swing a tutto. Ci resterà molto di questo artista che bucava lo schermo e dal quale ti potevi aspettare di tutto. Con lui ho fatto il 'Cantagiro' mai avrei immaginato che avesse dentro tanta musicalità. Lucio era molto legato a Capri e Sorrento, dove scrisse la bellissima 'Caruso'. Me la fece sentire per primo, al pianoforte il giorno dopo che l'aveva composta. Venne nella mia casa discografica a Napoli, e mi chiese un parere. Si mise al pianoforte e suonò. Rimasi senza parole. 'Ma tu veramente fai'?, mi chiese alla nostra maniera. 'Vai tranquillo, sarà un successo mondiale', gli risposi. Quel giorno mi raccontò che quel brano stupendo gli era uscito dal cuore, passeggiando per Sorrento...''.
Francesco Guccini
“La notizia della sua morte mi ha sconvolto. E’ una perdita gravissima per la musica italiana ma soprattutto perchè con lui perdo un amico, un uomo generoso e ironico”. “L’ho incontrato per la prima volta alla fine degli anni ’50. Era un uomo profondamente vivace: ecco, uno che viveva senza risparmio, e senza paura di esaurire l’entusiasmo. Un vero testimone della musica, uno che per la musica ha vissuto”.
1 commenti:
Ciao Maestro.
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