La teoria dei colori, è l'ultmo album di Cesare Cremonini, pubblicato il 22 maggio 2012, segue a distanza di quattro anni l'ultimo lavoro in studio del cantautore bolognese (Il primo bacio sulla luna, 2008) ed a due anni dalla pubblicazione della raccolta 1999-2010 The Greatest Hits (2010). Un disco che tutti i fans di Cremonini aspettavano con trepidazione e che conferma Cesare come uno dei cantautori migliori oggi in circolazione, per profondità di testi ed intensità di emozioni che è in grado di trasmettere. L'intero lavoro strizza l'occhio a sonorità british alla Coldplay per intenderci, ma nonostante questo profondamente italiano ed il singolo di lancio descrive al meglio questa compresenza di stili e suoni.
Il singolo di lancio Il comico (Sai che risate) ha avuto un successo straordinario, rimanendo per ben 10 settimane in vetta alla classifica dei brani più suonati dalle radio italiane. Così ne parla Cesare: "Non posso che essere commosso dai feedback positivi ricevuti su questo brano, era da così tanto tempo che lo tenevo con me. È come un figlio a cui vengono rivolti dei complimenti perché è bravo e bello. "L'occhio ti ride ma ti piange il cuore" è un'immagine del brano che ha colpito molto i fan. È la metafora migliore che racconta la figura del comico. In ogni ambiente di lavoro e di vità c'è una persona che si prende la briga di combattere la solitudine, si prende la responsabilità di farci ridere. Il comico è diventata una metafora semplificatrice per raccontare un sentimento d'amore".
Riguardo al titolo dell'album il cantante spiega: "Ci siamo accorti, in più di 10 anni di questo mestiere, da 50 Special in avanti, di non essere mai stati la stessa cosa, monocromi, ma di aver sempre cercato una crescita, un cambiamento, qualcosa di nuovo. La mia stessa voce è cambiata. La policromia è il senso più specifico con cui cerco di affrontare un disco al giorno d'oggi". E ancora: "In realtà quando ho deciso di chiamare l'abum così, quello cui stavo dando importanza era il fatto di poterli declinare, questi colori, di poter costruire un album che sia chiaro, semplice, lineare, perfino minimalista, però variopinto".
L'album nelle note del disco viene definito un manuale d'amore, Cesare afferma che: "si è una sorta di manuale di emozioni. L'amore è un po' il leit motiv, lo specchio con cui confontarsi continuamente e non si tratta necessariamente della storia d'amore di questo momento. Questo è un disco di reazione ad un periodo troppo difficile e pesante, di reazione alla realtà di questo momento. E' una fuga dalla sofferenza, la ricerca di un po' di felicità".
Ecco le undici tracce:
- Il comico (Sai che risate) – 4:17 (Cesare Cremonini)
- Una come te – 4:17 (Cesare Cremonini)
- Stupido a chi? – 4:07 (Cesare Cremonini, Alessandro Magnanini)
- L'uomo che viaggia fra le stelle – 3:36 (Cesare Cremonini)
- Non ti amo più – 3:59 (Cesare Cremonini)
- Amor mio – 3:31 (Cesare Cremonini)
- I Love You – 4:49 (Cesare Cremonini, Alessandro Magnanini, Alessandro Di Nuzzo)
- Ecco l'amore che cos'è – 3:56 (Cesare Cremonini)
- Tante belle cose – 3:49 (Cesare Cremonini)
- La nuova stella di Broadway – 4:27 (Cesare Cremonini)
- Il sole – 4:40 (Cesare Cremonini, Alessandro Magnanini)
Proviamo ad affrontare le tracce commentandole brevemente, per dare un'idea complessiva del lavoro:
- Il comico (Sai che risate) – Singolo di lancio del disco, non ha bisogno di molti commenti, bello anche il video che potete vedere qui sopra.
- Una come te – Secondo singolo dell'album è una canzone in cui Cesare descrive la donna amata, o meglio che si vorrebbe amare; Musica con sonorità dal gusto retrò.
- Stupido a chi? – Spazio all'elettronica per questo brano dal ritmo veloce e con quel pizzico di ironia tipico di Cremonini. Il quale si domanda "se il cuore non comanda davvero".
- L'uomo che viaggia fra le stelle – Leggiamo il testo: "la scienza dell'amore non sa niente, di me che tremavo di paura, allora aprivo le finestre per vedere cosa c'era, c'era la notte e le sue stelle e sul tuo viso era la luna, così ho capito che per sempre non avrei amato più nessuna". L'amore non si può spiegare ma solo vivere, bel pezzo nostalgico, che ricorda un amore perduto.
- Non ti amo più – Le quattro parole del titolo sono le parole che chiudono una storia d'amore. Cesare si chiede se siano abbastanza per valere un addio. La canzone è "alla Cremonini", veloce, trascinante anche se manca un ritornello che potrebbe farne un singolo non ci se ne accorge più di tanto.
- Amor mio – Primo vero lento dell'album, ricorda per certi versi Samuele Bersani, qui molto spazio viene concesso a pianoforte e violini. "Tu dentro me sei la musica che voglio sentire".
- I Love You – Pezzo veloce dove il cantautore bolognese immagina l'incontro, in un futuro prossimo, con un amore del passato, riflettendo sul come sarebbe stato se... C'è una malinconia di fondo che nel contrasto con una musica spensierata arriva a creare un gusto particolare.
- Ecco l'amore che cos'è – Ancora una volta il tema è la fine di un amore, ed ancora una volta al ritmo scanzonato della musica si contrappone una tristezza che sa quasi di disincanto. "Cos'è l'amore forse si capisce quando si perde, piccole grandi cose quotidiane".
- Tante belle cose – Secondo lento dell'album e di nuovo protagonista è il pianoforte, strumento tanto amato/odiato da Cesare. Che qui canta: "Non farti mai cambiare dalle cose [...] si perde sempre qualcosa quando ci si innamora. Quando ci si innamora nasce un amore tante belle cose, quante cose nuove, tante ti perderai".
- La nuova stella di Broadway – Canzone atipica, una storia in crescendo, un racconto coinvolgente che ci trasporta nell'atmosfera della scintillante New York di Broadway.
- Il sole – Il pezzo che chiude l'album è un altro racconto dal sapore anni 70 sempre con quell'aura di malinconia che pervade molti pezzi del disco. "Vivere è come navigare" canta Cremonini "trovare la rotta giusta, saper tornare a casa".
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