Ecco la classifica della 66esima edizione del Festival di Sanremo.
1) Stadio - Un giorno mi dirai
2) Francesca Michielin - Nessun Grado di Separazione
3) Giovanni Caccamo e Deborah Iurato - Via da qui
4) Enrico Ruggeri - Il primo amore non si scorda mai
5) Lorenzo Fragola - Infinite volte
6) Patty Pravo - Cieli immensi
7) Clementino - Quando sono lontano
8) Noemi - La borsa di una donna
9) Rocco Hunt - Wake up
10) Arisa - Guardando il Cielo
11) Annalisa - Il diluvio Universale
12) Elio e Le Storie Tese - Vincere l'odio
13) Valerio Scanu - Finalmente Piove
14) Alessio Bernabei - Noi siamo infinito
15) Dolcenera - Ora o mai più (le cose cambiano)
16) Irene Fornaciari - Blu Il Premio della Sala Stampa Radio-tv-web Lucio Dalla - Sezione Campioni è andato agli Stadio con il brano «Un giorno mi dirai». Alla band emiliana sono andati 19 voti. Rocco Hunt ne ha presi 15, Annalisa 12, Elio e Le Storie Tese ed Enrico Ruggeri 11, Noemi 10.
Il Premio della Critica Mia Martini - Sezione Campioni è invece andato a Patty Pravo con il brano «Cieli Immensi». A Patty Pravo sono andati 18 voti. Elio e Le Storie Tese ne hanno conquistati 17, gli Stadio 16. In tutto hanno votato 109 giornalisti presso la Sala Stampa Ariston Roof. «Voglio dedicare questo premio a Gaetano Curreri. Sia perché pensavo lo vincesse lui, sia perché amo il ragazzo che ha scritto 'Dimmi che non vuoi morirè con Vascò», ha detto Patty Pravo.
Il Premio Sergio Bardotti per il Miglior Testo è andato invece al brano Amen di Francesco Gabbani, vincitore tra le Nuove Proposte.
Il Premio Giancarlo Bigazzi per la Miglior Musica è andato sempre agli Stadio per il brano Un giorno mi dirai.
Sanremo 2016, ha visto trionfare gli Stadio, un meritatissimo premio al gruppo di Gaetano Curreri antidivi cresciuti con Lucio Dalla e Vasco Rossi. Già vincitori del premio per la miglior cover con La sera dei miracoli in duetto virtuale con Lucio Dalla, nella serata del venerdì. Seconda classificata Francesca Michielin, terzi Giovanni Caccamo e Deborah Iurato.
IL PODIO
Al secondo posto è arrivata Francesca Michielin con «Nessun grado di separazione», terzi Giovanni Caccamo e Deborah Iurato con «Via di qua». Il premio speciale della critica è invece andato a Patty Pravo con «Cieli immensi». Questi i dettagli del voto: Stadio 42,7%, Michielin 30,4%, Caccamo e Iurato 26,9%. La graduatoria nel dettaglio - Esperti: Stadio 40,9%, Michielin 27,1%, Caccamo e Iurato 25%. Demoscopia: Stadio 35,8%, Michielin 34,7%, Caccamo e Iurato 24,9%.
Televoto: Stadio 44%, Michielin 30%, Caccamo e Iurato 26%.
GLI STADIO
La vittoria sanremese arriva a Gaetano Curreri, nato nel 1952, lo stesso anno di Vasco. Ed è proprio a casa dei suoi genitori a Vignola, paese tra Modena e Bologna, su quel vecchio piano verticale nel salotto, e sotto lo sguardo preoccupato della mamma che li avrebbe voluti a studiare musica classica, che Vasco e Gaetano non ancora ventenni cominciano a strimpellare. Da questa bottega dei miracoli tra la via Emilia e il West escono i primi due album del Komandante, canzoni come Albachiara, Jenny è pazza, La strega. E in fondo, per capire Curreri, bisogna osservare questa carriera un passo di lato rispetto ai due giganti Vasco e Lucio. Di Dalla infatti gli Stadio sono stati per anni la band. Anni insieme a Lucio sul palco nei grandiosi tour degli anni Ottanta (Banana Republic, di Dalla e De Gregori, DallaAmeriCaruso, Dalla/Morandi) e poi il distacco, per smarcarsi e tentare la carriera come gruppo con gli Stadio. Ma Lucio resta sempre vicino come autore, e come “suggeritore”, come quando nel 1984 gli propone di musicare una poesia di Roberto Roversi, “Chiedi chi erano i Beatles”. A Lucio e Vasco si aggiunge in quegli anni un altro giovane musicista bolognese, Luca Carboni, con la sua vena malinconica.
Ma gli Stadio non sono solo Gaetano Curreri, l'artista emiliano è affiancato dallo storico batterista Giovanni Pezzoli, dal chitarrista Andrea Fornilli e dal bassista Roberto Dovrandi, gli Stadio hanno visto alternarsi in formazione alcuni dei migliori musicisti della nostra scena pop, da Fabio Liberatori a Ricky Portera, passando per Claudio Golinelli, Marco Nanni e Beppe D’Onghia.
I COMMENTI
Gaetano Curreri commenta così la vittoria degli Stadio alla 66esima edizione del Festival di Sanremo con Un giorno mi dirai: “Siamo contenti di aver vinto il Festival, e lo siamo per noi, ce lo meritiamo“. "Non ci conosce solo un pubblico maturo, ai nostri concerti viene un pubblico giovane, innamorato della nostra musica da tanti anni e vede in noi una band vera che fa musica bene, da tanti anni scrive pezzi per altri, lavora per tutti quelli che glielo chiedono. Ci occupiamo di tutto quello che riguarda la musica. Oggi è la festa degli innamorati, noi siamo innamorati della musica, è attraverso la musica che noi quattro abbiamo trovato un legame"
In conferenza stampa Curreri rivela che Un giorno mi dirai era stata scartata dall'edizione 2015 del festival, sempre con Carlo Conti presentatore e direttore artistico: "L'anno scorso non siamo entrati tra i Big con questo stesso pezzo, ma non era fatto così, era un provino un po' troppo cheap. Non aveva il sound Stadio, il testo era lo stesso, ma il suono non era costruito come nella versione di quest'anno. Non avevamo un disco pronto e saremmo stati costretti a una compilation. Nel frattempo ha preso forma anche un concept album di inediti. Per noi essere venuti quest'anno è stato veramente importante"
Parlando della vittoria con la cover de La sera dei miracoli di Lucio Dalla continua Gaetano Curreri: "Proprio nella serata delle cover abbiamo visto che c'è molto amore per tutto quello che abbiamo fatto con la musica. E' sempre stato il nostro progetto: guardare un attimo indietro per proiettarci avanti. Ce l'ha insegnato Roberto Roversi: il valore della memoria, della nostalgia, basta che non si trasformi in malinconia, è un'energia che ti fa guardare avanti, con i piedi ben piantati a terra" Cantando La sera dei miracoli siamo tornati a essere gli Stadio, forse la prima sera, quando abbiamo debuttato in gara, eravamo un po' intimiditi da quel palco - dice ancora Curreri - io ho anche avuto qualche problema tecnico con i monitor, non è andata benissimo. Quando siamo saliti sul palco nella serata delle cover siamo tornati a essere gli Stadio. Lucio? Sicuramente mi è arrivata una zoccolata. Quando facevo il tastierista per lui, al primo errore mi dava un'occhiataccia, al secondo mi tirava una zoccolata, al terzo partiva il mazzo di chiavi, al quale Lucio teneva attaccata anche una pesantissima croce di San Domenico".
Riprendiamo dopo la pausa estiva, il nostro appuntamento mensile con la Top10 dei dischi più venduti in Italia. Quattro le nuove entrate rispetto a luglio ma nessuna capace di raggiungere il podio.
Al primo posto Jovanotti che ritorna in vetta con la sua fortunatissima raccolta di successi "Backup 1987-2012", seguito da Emma Marrone con il suo altrettanto fortunato "Schiena" e da Marco Mengoni che sale nuovamente sul podio dopo qualche mese con "#PRONTOACORRERE".
I Negrita sono tornati. Dopo 8 album di inediti, tre dischi live e due raccolte, tornano con un prodotto nuovissimo. Dopo l'esperienza del tour nei teatri (che riprenderà a ottobre) pubblicano "Déjà Vu", un disco che sembrava dover essere un live e invece è diventato un disco registrato interamente in studio, sempre in dimensione semi-acustica. 26 brani raccolti in due cd con due inediti, "La tua canzone", lanciata in radio questa estate e "Anima Lieve".
Al quarto posto la prima nuova entrata, Samuele Bersani con il suo ottavo album di inediti "Nuvola Numero Nove". Al quinto scivola fuori dal podio Max Pezzali, dominatore delle classifiche estive con il suo album di inediti e duetti "Max20". Al sesto posto la seconda nuova entrata, ancora grande musica italiana con i Negrita ed un album di successi riarrangiati in chiave acustica "Déjà Vu".
In settima posizione troviamo i primi artisti stranieri, i Placebo con "Loud Like Love". Seguono in ottava i Daft Punk anche loro dominatori della stagione con i singoli estratti da "Random Access Memories".
Al nono posto si confermano in classifica i Modà con "Gioia". Precedono Alessandra Amoroso che raggiunge in pochi giorni il decimo posto della nostra classifica con il suo nuovissimo album "Amore Puro".
TOP10
Jovanotti - Backup 1987-2012 ▲
Emma - Schiena ▲
Marco Mengoni - #PRONTOACORRERE ▲
Samuele Bersani - Nuvola Numero Nove NE
Max Pezzali - Max20 ▼
Negrita - Déjà Vu NE
Placebo - Loud Like Love NE
Daft Punk - Random Access Memories ▼
Modà - Gioia ▼
Alessandra Amoroso - Amore Puro NE
▲ In salita
NE Nuova Entrata ◄► Stabile ▼ In discesa RE Rientro
Poche variazioni nella Top10 degli album più venduti del mese di luglio. E solo due novità rispetto al mese scorso e non si tratta di nuove uscite discografiche ma di rientri in classifica. Al primo posto si conferma come fenomeno musicale dell’anno il giovane rapper Moreno, reduce dalla trsmissione di Maria de Filippi “Amici”. L’album è Stecca e vede la collaborazione fra gli altri di Fabri Fibra. Sale fino al secondo gradino del podio Max Pezzali con il suo album di duetti e inediti pubblicato per festeggiare i vent’anni di carriera dell’artista pavese. Al terzo posto si conferma ancora una volta la rivelazione rap dell’anno Fedez con il suo Mr.Brainwash – L’arte di accontentare.
Dopo il grande successo del remake di “Hanno ucciso l’uomo ragno” uscito nel 2012, non poteva mancare “MAX 20” l’album che contiene tutti i più grandi successi di Max Pezzali/883 nella versione originale in duetto con grandissimi artisti italiani: Fiorello, Lorenzo Jovanotti, Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Cesare Cremonini, Elio, Gianluca Grignani, Raf, Eros Ramazzotti, Francesco Renga, Giuliano Sangiorgi, Antonello Venditti, Davide Van De Sfroos, Nek. I 14 duetti sono stati realizzati con l’intervento degli artisti ospiti sulle registrazioni originali, dando vita a nuove e straordinarie versioni di canzoni intramontabili, con l’aggiunta di creatività ed energia. I 5 brani inediti sono 5 nuove perle di Max Pezzali, tra cui spicca il primo singolo “L’UNIVERSO TRANNE NOI” che è la ballata delle ballate, un brano nel quale Max riesce a replicare la magìa delle sue più grandi hit! Un brano straordinario e fortissimo, che ben rappresenta il potenziale di questo album.
Al quarto posto sale Jovanotti che conferma il successo della sua raccolta di successi, seguito dal sorprendente duo francese Daft Punk trascinato dal successo della hit Get Lucky. Scende invece al sesto posto Emma Marrone con il suo fortunatissimo “Schiena”. Settimo mantiente la posizione Marco Mengoni con l’album #PRONTOACORRERE. All’ottavo posto troviamo la prima re-entry del mese, i Modà con l’album Gioia, scende di una posizione Guè Pequeno con “Bravo Ragazzo”. Riconquistano la top10 i Muse che con l’album The 2nd Law rientrano prepotentemente in classifica.
> TOP 10 <
Moreno
NE
1
STECCA
Max Pezzali
▲
2
MAX20
Fedez
◄►
3
SIG. BRAINWASH - L'ARTE DI ACCONTENTARE
Jovanotti
▲
4
BACKUP 1987-2012 IL BEST
Daft Punk
▼
5
RANDOM ACCESS MEMORIES
Emma
▼
6
SCHIENA
Marco Mengoni
◄►
7
#PRONTOACORRERE
Modà
RE
8
GIOIA
Gué Pequeno
▼
9
BRAVO RAGAZZO
Muse
RE
10
THE 2ND LAW
▲ In salita NE Nuova Entrata ◄► Stabile ▼ In discesa RE Rientro
Nuovo appuntamento per la nostra classifica mensile dei libri più venduti in Italia. Anche questo mese troviamo numerosi nuovi ingressi in classifica grazie alla NEWTON COMPTON che propone a 99 centesimi alcuni grandi classici della letteratura che ritroviamo nella seconda metà della nostra Top10.
Ma proseguiamo con ordine, sul gradino più alto del podio il nuovo racconto di Andrea Camilleri che segna il ritorno di Montalbano in libreria “Un covo di vipere”, seguito dal discusso Dan Brown con il suo “Inferno” e dall’opinionista Roberto Saviano con il suo libro sul commercio di droga “Zero Zero Zero”. Quarto, appena fuori dal podio, con il quarto posto continua il successo (forse) imprevisto anche per "Il mio diario. Violetta" (Walt Disney Company Italia), dove protagonista assoluta è l’adolescente Violetta, che nel suo diario segreto racconta la vita (im)perfetta di una normale sedicenne.
Joel Dicker – La Verità sul caso Harry Quebert
Descrizione: Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Ouebert, uno degli scrittori più stimati d'America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan. Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell'oceano. Convinto dell'innocenza di Harry Ouebert, Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus, dopo oltre trentanni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo.
Al quinto posto Joèl Dicker con un thriller che non smette mai di stupirti “La verità sul caso Harry Quebet”, seguono i classici di cui parlavamo in apertura Oscar Wilde al sesto posto con i suoi “Aforismi”, settimo Lao-Tzu con “Il Libro del Tao”, ottava Virgina Woolf con “Una stanza tutta per sé”. Al nono posto un grande della letteratura italiana: Luigi Pirandello “Uno, nessuno e centomila”. Chiude la classifica il controverso Howard P.Lovecraft con l’inquietante “La casa stregata”.
Vite
-
Di corsi e ricorsi
di parole dette e sentite.
Vite.
Senza freni
solo fermate.
Brevi.
Paesaggi scorrono
e incontri e scontri.
Mete.
Di giochi nei...
Per collaborazioni, opinioni e suggerimenti potete commentare i post. Le lettere con i contributi più interessanti verranno pubblicate nella sezione "Lettere al Viandante".