lunedì 28 febbraio 2011

Max Pezzali - Terraferma

Finalmente dopo quattro anni di attesa il nuovo album di inediti di Max Pezzali: Terraferma. Undici tracce più una bonus su i-tunes. I titoli li abbiamo anticipati poche settimane fa. E’ un disco che vuole tornare a sonorità alla 883 ma non in modo nostalgico. E’ più un guardare indietro per inquadrare meglio il dove si sta andando, come dice lo stesso Max nel pezzo che ha portato a Sanremo, Il Mio Secondo Tempo, è un’analisi di tutto ciò che è stato fatto per valutare cosa sia meglio portare con se nella prosecuzione del viaggio e cosa invece si possa lasciar perdere. Con che spirito? Lo spirito di chi pensa che il meglio debba ancora arrivare.


Che c’è il mio secondo tempo e non voglio perderlo
Perché io un po’ mi sento come all’inizio dello show
Perché è il mio secondo tempo e io voglio godermelo
Perché io spero tanto che sia splendido.
(Il Mio secondo Tempo)

Il titolo Terraferma indica l’esigenza di mettere dei paletti, di trovare dei punti fissi, superati da un po’ i quarant’anni. La nascita del figlio Hilo ha portato Max a nuove prospettive e nuove aspettative che si rispecchiano in molti pezzi (Quasi Felice, Un Omino Incredibile). Nuove responsabilità non vuol dire perdere qualcosa (lo sballo, le feste …) ma trovare la felicità nelle cose più semplici, proprio come i bambini.


Come cambia tutto attraverso gli occhi di un bambino
Non importa cosa c’è lontano invece osserva solo ciò che è vicino
E calpesta questa stessa terra in cui io sono cresciuto
Cittadino o mondo per lui è uguale
Perché tutto è tutto nuovo ed ignoto.
(Quasi Felice)

E resta sempre importante quindi la tematica dell’amore, non più solo come confronto con l’altro sesso ma con la nascita di un figlio, perché è l’unica vera ragione per cui valga la pena di fare tutto il viaggio, come canta in Quello che comunemente noi chiamiamo amore. Ma c’è anche l’amore che tanto ha saputo ben raccontare in questi anni e lo fa con Tu come il sole.

Tu come il sole risorgi ogni giorno
Io guardo il cielo ed aspetto il ritorno
Di te che illumini completamente
La mia vita e la rendi immensa e importante.
(Tu Come il Sole (Risorgi Ogni Giorno)

Il lato più 883 torna prepotentemente nei pezzi più veloci, da Il Tempo Vola (che ricorda le sonorità de La regola dell’amico), Fiesta Baby ma soprattutto Ogni estate c’è che riporta alle uscite di gruppo, al mare scoperto dopo il casello. Ma c’è spazio anche per riflessioni sul mondo che ci circonda, in A posto domattina affronta criticamente il tema dello sballo che ormai è ricercato ad ogni età per cui troppe volte tutto si riduce all’attesa del venerdì sera, al voler essere eternamente giovani (si riferisce ai suoi coetanei che rincorrono questo falso ideale a tutti i costi).


Avvocati e medici, dentisti e contabili
In fila davanti ai ristoranti fighi del centro
Con donne impossibili, sculture di protesi
Vivono vome le rockstar vivevano un tempo.
(A Posto Domattina)

Intensa ed emozionante anche la descrizione dell’alienazione e della mancanza di rapporti veri che danno le nuove tecnologie nella struggente Sto Bene Qui.

Sto bene qui
A me non serve niente che non ho
Qui con me
Ho amici in tutto il mondo ormai
Alcuni non li ho mai visti e non li vedrò mai
(Sto Bene Qui).

Ma vediamo ora di analizzare il disco traccia per traccia con delle brevi valutazioni:
  1. Credi – Canzone che riporta Max alle sonorità 883, un irtmo incalzante ed un ritornello che resta impresso. Un pezzo che parla della presa di coscienza di se stessi , del fatto di aver sempre qualcosa da scoprire e da imparare. Credi a chi c’è passato, non si è mai finito di cadere e di rialzarsi in piedi.
  2. Il Mio secondo tempo – Primo singolo dell’album e brano che ha visto il ritorno a Sanremo di Max, qui fa il punto della situazione ma non per concludere il viaggio, bensì per aprirne un altro, facendo ordine nelle valige per capire cosa portare ancora con se e cosa lasciare.
  3. Quasi felice – Torna nella sua Pavia, una canzone a suo modo d’amore per la sua terra che porta a riflettere su cosa sia realmente la felicità e quanto sia difficile comprendere quanto sia bello vivere almeno fino a quando non si riesca a vedere il mondo con gli occhi di un figlio proprio.
  4. Terraferma – Pezzo lento che riprende sonorità alla Time Out (il disco) si può considerare una canzone d’amore, anche se atipica. Non servono troppe parole per esprimere determinati sentimenti eppure sembrano sempre troppo poche. Amore che qui rappresenta la terraferma cui approdare nel mare mosso della vita. Terraferma che è sempre stata la meta finale ma che solo ora prende forma.
  5. Ogni estate c’è – riprende la tematica di Rotta per casa di dio nel ricordo di mille estati in riviera alla ricerca della felicità, ma stavolta da una prospettiva diversa, con gli occhi di chi ricorda ma non con nostalgia, con consapevolezza.
  6. A posto domattina – Un’amara constatazione di quanto per molti giovani o finti giovani (i quarantenni) tutto si riduca allo sballo a tutti i costi, al dover “divertirsi” per forza, sempre. Mentre la vita non è solo questo e nuove responsabilità dovrebbero farlo capire a tutti.
  7. Quello che comunemente noi chiamiamo amore – Una sorta di riflessione sull’amore, su questa parola attorno a cui milioni di persone hanno scritto. Tutti lo cercano ma cos’è in realtà? E se fosse l’unico motivo per cui valga la pena di vivere? Max qui ci racconta di come un bambino possa radicalmente cambiare la nostra prospettiva su tutto.
  8. Tu come il sole (risorgi ogni giorno) - Canzone d’amore classica con un ritornello che resta dentro ed emoziona pur essendo quasi sussurrato in un coro che ha un sapore quasi gospel.
  9. Il Tempo Vola – Qui tornano gli 883, tante citazioni, dalla Regola dell’amico a Nella Notte. Una storia raccontata alla maniera di Max, una ragazza, una discoteca…
  10. Sto Bene Qui – Riflessione sulla solitudine nell’era di internet, nonostante tutto ci faccia sembrare di essere sempre in mezzo alla gente, con you tube, e-mule, i social network, ed in realtà si è più soli che mai. Tutto è virtuale.
  11. Fiesta Baby – Sembra una rivisitazione di Nord Sud Ovest Est con un testo che ascoltato bene può ricordare Gli Anni e sonorità che indirizzano i ricordi alla Lunga Estate Caldissima. Un pezzo leggero, quasi a scaricare tutte le emozioni raccolte in tutti i pezzi precendenti.
  12. Un Omino Incredibile (bonus track i-tunes) - Una instant-song (canzone nata di getto in pochi minuti) dedicata al figlio Hilo (piccolo alieno alla scoperta del mondo) simpatica, originale ed allegra.
Vi lascio con il video de Il Mio Secondo Tempo, buon ascolto:
   

sabato 26 febbraio 2011

Inception

Regia: Christopher Nolan
Sceneggiatura: Christopher Nolan
Attori: Leonardo Di Caprio, Marion Cotillard, Ellen Page, Cillian Murphy, Michael Caine, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Tom Hardy, Tom Berenger, Lukas Haas,Tohoru Masamune, Claire Geare, Johnathan Geare, Carl Gilliard, Daniel Girondeaud,Mobin Khan, Yuji Okumoto, Nicole Pulliam, Dileep Rao, Talulah Riley
Fotografia: Wally Pfister
Montaggio: Lee Smith
Musiche: David Julyan
Produzione: Syncopy, Warner Bros. Pictures
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
Genere: Fantascienza, Thriller, Mystery

Un film di Christopher Nolan (già conosciuto per “Il Cavaliere Oscuro”“Memento”...), Leonardo DiCaprio interpreta Don Cobb, un astuto ladro, ma non tradizionale, infatti è un abile estrattore di sogni, la sua abilità è creare architetture oniriche nelle quali inscenare dei veri e propri furti all’insaputa del sognatore di turno, rubare idee e segreti direttamente dal subconscio nel momento in cui il soggetto scelto abbassa le proprie difese. Grazie a questa sua particolare abilità, Cobb è diventato il numero uno nel mondo dello spionaggio industriale ma, allo stesso tempo, anche un fuggitivo internazionale che per questo non può tornare dai figli negli Stati Uniti. Ma avrà l'occasione di riscattarsi e potrà farlo solo compiendo una missione impossibile, il contrario di quello che ha sempre fatto finora ovvero, un magnate giapponese gli chiederà non di rubare ma di instillare un’idea. Ellen Page e Joseph Gordon Lewitt interpretano due collaboratori di Cobb mentre Marion Cotillard è Mal, sua moglie.

Cobb (Leonardo DiCaprio):  Qual'è il parassita più resistente? Un'idea! Una singola idea della mente umana può costruire città! Un'idea può trasformare il mondo e riscrivere tutte le idee!
Ed è per questo che devo rubarla!
 

E' un film complesso ma non per questo noioso, anzi, ci fa viaggiare letteralmente nel mondo dei sogni, portandoci a spasso in una realtà parallela. Le difficoltà realizzative sono evidenti, ma il film funziona. Buona la parte introduttiva per far comprendere allo spettatore le modalità cui DiCaprio ed i suoi entrano nei sogni e le regole che li dominano. Agli spettatori meno attenti serviranno due visioni del film (ad esempio per comprendere il concetto di sogno nel sogno) ma per gli appassionati sarà un'ottima occasione per verificare le proprie capacità di concentrazione. La trama è uno dei punti forti del film, non scontata fino alla conclusione e forse oltre, ma non aggiungo altro per non rovinarvi la sopresa, se non che film di questo calibro se ne vedono veramente pochi, buona l'idea, buono lo svolgimento ed ottimi gli attori, con un DiCaprio in grande spolvero, capace di trasmettere allo spettatore le emozioni ed i sentimenti del protagonista.

Un film da vedere.

Ecco il trailer:

giovedì 10 febbraio 2011

Max Pezzali - Aspettando TERRAFERMA il nuovo album.

Novità da Sanremo, ecco il nuovo album di Max Pezzali, in uscita il 16 febbraio, come vedete dall'immagine a fianco si intitolerà Terraferma. Ecco in anteprima i titoli delle tracce:

1 Credi
2 Il mio secondo tempo
3 Quasi felice
4 Terraferma
5 Ogni estate c'è
A posto domattina
7 Quello che comunemente noi chiamiamo amore
8 Tu come il sole (risorgi ogni giorno)
9 Il tempo vola
10 Sto bene qui
11 Fiesta Baby

E infine, scaricando l'album da iTunes, ci sarà anche la bonus track, che quindi non sarà una ghost track facente parte del cd, ma esisterà solo in formato mp3 e si chiamerà Un omino incredibile. Scelta discutibile da parte della casa discografica, da un lato comprensibile per il tentativo di incentivare il download digitale, dall'altro quasi una presa in giro per chi acquisterà l'album nei negozi di dischi.

Ecco traccia per traccia un commento di Max per descriverle:  http://blog.panorama.it/culturaesocieta/2011/02/10/max-pezzali-dopo-lepoca-dei-talent-i-cantanti-vorranno-anche-raccontare-qualcosa/2/

Per una recensione dell'album in anteprima esclusiva ecco il link al forum ConUnDeca (recensione in anteprima esclusiva!!!)  Ecco un'intervista a Max dal sito del Corriere della Sera:


A Sanremo 2011 Max Pezzali presenterà il pezzo in gara Il mio secondo tempo, primo singolo del nuovo album e nella serata del 17 febbraio interpreterà Mamma mia dammi cento lire assieme ad Arisa.
Ecco il testo del brano sanremese tratto da TV Sorrisi e Canzoni:

Il Mio Secondo Tempo
Finchè un bel giorno non mi sono accorto che
bisognava decidere
finchè un bel giorno la carta d'identità
non mi ha rivelato la verità
non è il momento, non è il momento di scherzare
qui c'è un casino, un casino di cose da fare
ho superato, ho superato la metà
del mio viaggio e mi devo sbrigare
che c'è il mio secondo tempo e non voglio perderlo

perchè io un po' mi sento come all'inizio dello show
però è il mio secondo tempo e io voglio godermelo
perchè io, spero tanto che sia splendido

Finchè un bel giorno io non ho capito che era l'ora di scegliere
cose e persone che mi succhiavano via
anche soltanto un grammo di energia
buttare tutto, buttare quello che fa male
o perlomeno buttare quello che non vale
non vale niente o non vale almeno un'emozione
se non vale mi devo sbrigare
che c'è il mio secondo tempo e non voglio perderlo

perchè io un po' mi sento come all'inizio dello show
però è il mio secondo tempo e io voglio godermelo
perchè io, spero tanto che sia splendido


Quanti armadi da svuotare, quante cose da buttare
che sembravano importanti e invece non mi servono
quante occasioni perse da recuperare
quante carte da giocare
che c'è il mio secondo tempo e non voglio perderlo

perchè io un po' mi sento come all'inizio dello show
però è il mio secondo tempo e io voglio godermelo
perchè io, io spero tanto che sia splendido

Alla prossima.




lunedì 7 febbraio 2011

Vasco Rossi - Eh già



Ecco il video del nuovo singolo di Vasco Rossi da oggi in radio. Il brano anticipa il nuovo album del rocker di Zocca in uscita il 29 marzo. Il video è stato lanciato in anteprima ieri, alla vigilia del suo compleanno (oggi) tramite Facebook, per la felicità di tutti i fan del Blasco, che hanno fatto raggiungere al video le 150mila visualizzazioni in meno di 24 ore.
"Eh... già" brano è perfetto per il Blasco: "Sono ancora qua, ci vuole abilità", canta. "Il freddo quando arriva poi va via / il tempo di inventarsi un'altra diavoleria". "In quattro parole: io sono ancora qua". E poi il verso che sembra già pronto a diventare il nuovo motto dei suoi fan: "Col cuore che batte più forte / la vita che va e non va / al diavolo non si vende / si regala".

Ecco il testo:
 Eh già

eh già
sembrava la fine del mondo
ma sono ancora qua
ci vuole abilità
eh, già
il freddo quando arriva poi va via
il tempo di inventarsi un'altra diavoleria

eh, già
sembrava la fine del mondo
ma sono qua
e non c'è niente che non va
non c'è niente da cambiare

col cuore che batte più forte
la vita che va e non va
al diavolo non si vende
si regala

con l'anima che si pente
metà e metà
con l'aria, col sole
con la rabbia nel cuore
con l'odio, l'amore
in quattro parole
io sono ancora qua

eh, già
eh, già
io sono ancora qua

eh, già
ormai io sono vaccinato, sai
ci vuole fantasia
e allora che si fa?
eh, già
riprenditi la vita che vuoi tu
io resto sempre in bilico
più o meno, su per giù

più giù, più su
più giù, più su

più su, più giù
più su, più giù
più su, più giù
più su

col cuore che batte più forte
la vita che va e non va
con quello che non si prende
con quello che non si dà

poi l'anima che si arrende
alla malinconia
poi piango, poi rido
poi non mi decido
cosa succederà?

col cuore che batte più forte
la notte ha da passà
al diavolo non si vende
io sono ancora qua

eh, già
eh, già
io sono ancora qua
eh, già
eh, già
io sono ancora qua
io sono ancora qua
eh, già
eh, già

Nek - E da qui . Greatest Hits 1992-2010

Festeggia i 20 anni di musica (a contare dall'esordio al Festival di Castrocaro 1991), un importante anniversario da festeggiare per Nek che per l’occasione pubblica “E DA QUI – Greatest Hits 1992 – 2010″, la più esauriente e completa collezione dei suoi più grandi successi.
Un doppio album (prodotto da Nek, Alfredo Cerruti e Dado Parisini), con 36 canzoni (fra cui 3 brani in versione originale e live), e ben tre inediti: il primo singolo E da qui, È con te (dedicata alla figlia Beatrice Maria) e Vulnerabile (secondo singolo in questi giorni in rotazione radiofonica) dei quali potrete leggere i testi alla fine dell'articolo. Fillippo Neviani è uno degli ambasciatori della musica italiana all'estero, con i suoi otto milioni di dischi venduti in tutto il mondo, la raccolta, infatti, è stata pubblicata anche in Europa, in particolare in Svizzera, Belgio e Germania, in Portogallo, mentre a inizio 2011 la versione spagnola sarà venduta in Spagna e nei paesi latino americani.


Ecco la lista dei brani:
 
CD1


1.E da qui
2.Vulnerabile
3.È con te (a Beatrice)
4.Amami
5.In te
6.Cuori in tempesta
7.Angeli nel ghetto
8.Dimmi cos'è
9.Tu sei
10.Tu sai
11.Laura non c'è
12.Sei grande
13.Se io non avessi te
14.Sto con te
15.Se una regola c'è
16.Con un ma e con un se
17.Ci sei tu
18.Sul treno
19.La vita è

CD 2

1.Sei solo tu
2.Parliamo al singolare
3.Cielo e Terra
4.Almeno stavolta
5.L'anno zero
6.Lascia che io sia
7.Contromano
8.L'inquietudine
9.Instabile
10.Notte di febbraio
11.Nella Stanza 26
12.La voglia che non vorrei
13.Se non ami
14.Semplici emozioni
15.Walking away (Duet With Craig David)
16.Laura Non c'è (live)
17.Sul treno (live)
18.Sei solo tu (live)



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E da qui

Gli amici di sempre

Gli abbracci più lunghi

la musica, i libri, aprire i regali

i viaggi lontani che fanno sognare

i film che ti restano impressi nel cuore

gli sguardi e quell’attimo prima di un bacio

le stelle cadenti il profumo del vento

la vita rimane la cosa più bella che ho..



Una stretta di mano

tuo figlio che ride

la pioggia d’agosto

e il rumore del mare

un bicchiere di vino insieme a tuo padre

aiutare qualcuno a sentirsi migliore

e poi fare l’amore sotto la luna

guardarsi e rifarlo più forte di prima

la vita rimane la cosa più bella che ho

E DA QUI

non c’è niente di più naturale che

fermarsi un momento a pensare

che le piccole cose son quelle più vere

e restano dentro di te

e ti fanno sentire il calore

ed è quella la sola ragione

per guardare in avanti e capire

che in fondo ti dicono quel che sei



è bello sognare di vivere meglio

è giusto tentare di farlo sul serio

per non consumare nemmeno un secondo

e sentire che anche io sono parte del mondo

e con questa canzone dico quello che da sempre so

che la vita rimane la cosa più bella che ho

E DA QUI

non c’è niente di più naturale che fermarsi

un momento a pensare che le piccole cose

son quelle più vere le vivi le senti e tu

ogni giorno ti renderai conto che sei vivo

a dispetto del tempo

quelle cose che hai dentro le avrai al tuo fianco

e non le abbandoni più

e non le abbandoni più

dicono chi sei tu

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Vulnerabile

E’ ancora presto adesso dai

Parliamo ancora un pò di noi

Però è un pretesto e tu lo sai

Per dare un senso ai vuoti tuoi stasera

Andiamo ancora avanti

Tra la noia ed i rimpianti inutili

Sembriamo fuochi spenti

E per non perdersi nei venti siamo qui cosi



Non hai scudi di parole io non voglio farti male

Ma sei troppo vulnerabile

E se provo anche a sparire tu mi trovi non so come

Sono un bersaglio mobile



Si sta facendo tardi ormai

Allora dimmi cosa vuoi

Non c’è più niente tra di noi

Ma non mi lasci andare mai e ormai

Andiamo ancora avanti

Per l’inerzia degli eventi e siamo qui cosi



Quando un viaggio è sul finale non bisogna farsi male

Ma sei troppo vulnerabile

E se provo anche a sparire tu mi trovi non so come

Sono un bersaglio mobile



Ora vai non dirmi che hai paura

Trova la tua cure e capirai



Non hai scudi di parole io non voglio farti male

Ma sei troppo vulnerabile

E se provo anche a sparire tu mi trovi non so come

Sono un bersaglio mobile



---------------------------------------------------------
E' con te

In questo venerdi mi fermo a scriverti

E tra queste righe io ti vedo

E immagino cosi fantastico crescerti

E nella voglia di stringerti io vibro di emozioni



E'con te questa musica

E'con te il tempo che verrà

In quel tuo sorriso vedo il segni del mio viso



E'con te



Il senso è tutto qui amarti e proteggerti

Perchè sia migliore il tuo domani

Comunque ci sarò ad assorbire ogni livido

A darti forza in un attimo e mi sentirai vicino



E'con te questa musica

E'con te il tempo che verrà

E nell'importanza che mi dà la tua presenza



Sei il trionfo di una sinfonia

La certezza e l'energia

Che io possa continuare a esistere



E'con te che accendo i sogni

E'per te che avrei coraggio in un momento fragile



E'con te la mia vitalità

Ed è con te che ascolto l'anima

E che la tua presenza sia una fonte di speranza

E'con te



In questo venerdì finisco di scriverti










domenica 6 febbraio 2011

Appunti di un venditore di donne - Giorgio Faletti

Titolo: Appunti di un venditore di donne 

Autore: Giorgio Faletti

Rilegato: 397 pagine

Editore: B.C. Dalai Editore 

Collana: Romanzi e racconti

Lingua: Italiano

 Il tanto atteso romanzo di Giorgio Faletti è riuscito a sorprenderci nuovamente, abbandonate le ambientazioni internazionali dei romanzi precedenti da Montecarlo all'Arizona ci porta in Italia, precisamente a Milano sul finire degli anni 70. Mentre l'Italia è alle prese con le Brigate Rosse e con il rapimento di Aldo Moro, in Sicilia boss mafiosi combattono ogni tentativo di resistenza civile, al nord le bande di Vallanzasca e Turatello fanno i loro crimini. Ma è appunto in questo clima che si ambienta il romanzo, il periodo della dolcevita del capoluogo lombardo, che si prepara a diventare la "Milano da bere" degli anni Ottanta. È in questo ambiente, tra ristoranti di lusso, discoteche, bische clandestine e cabaret −che conduce i propri affari un uomo enigmatico, affascinante, reso cinico da una menomazione inflittagli per uno sgarbo. Tutti lo conoscono con il nome di Bravo. Lavora con le donne. Le vende.
 
Riprendo questo incipit dalla copertina del romanzo perché rende perfettamente l'idea di dove ci si trovi e del quando. Il romanzo scorre veloce, dopo lo shock dell'incipit si viene coinvolti in una storia dal gusto retrò, da una società dove per fare una telefonata occorreva cercare una cabina del telefono, la rivoluzione elettronica è ancora lontana e non e ne sente la mancanza. Questo è sicuramente uno dei punti a favore di Faletti, riesce a creare una trama appassionante senza tecnologia o effetti speciali. Si viene a condividere le sensazioni di Bravo che è anche  il narratore della storia, attraverso i suoi occhi si vive la sua vicenda, si conosce il suo vicino Lucio, un appassionato di enigmistica ma privo della vista legato a Bravo unicamente da questa passione. Si conoscono i suoi amici, le persone che conosce e  frequenta, il suo lavoro, i suoi nemici. E' piuttosto esplicito in certe descrizioni, unica vera pecca di un libro che altrimenti si fa leggere senza rallentamenti dall'inizio alla fine. Ho scritto fine perché finalmente abbiamo una storia con una fine esplicita, non assente come in troppi racconti o film nei quali è dato allo spettatore il compito di concludere la storia. Se volete un libro che vi trascini in una Milano ormai scomparsa, quando tutto sembrava possibile anche sall'orlo del baratro, allora è il libro per voi.
 
Ecco un commento di Giorgio Faletti dal suo sito: "Cari lettori, credo che in ogni libro un autore metta una parte di sé stesso. Questo in particolare non racconta solo una storia, ma anche una parte della mia storia. Ci sono personaggi ispirati a persone che ho conosciuto, altri nei quali in parte mi riconosco.Mentre cercavo di usare la fantasia per farli muovere all’interno del romanzo, non ho potuto fare a meno di provare una grande emozione. Se, almeno in parte, quell’emozione si trasmetterà a voi, saprò di avere fatto bene il mio lavoro. Un abbraccio a tutti."
 
E la presentazione del libro:
 



Giorgio Faletti (Asti, 1950) ha esordito nel mondo della narrativa con Io uccido, che solo in Italia ha venduto più di quattro milioni di copie ed è stato tradotto in tutte le principali lingue del mondo. Uno straordinario successo confermato con i romanzi Niente di vero tranne gli occhi e Fuori da un evidente destino, e con l’antologia di racconti Pochi inutili nascondigli.

Buona lettura. Alla prossima.

siti web

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  • Vite - Di corsi e ricorsi di parole dette e sentite. Vite. Senza freni solo fermate. Brevi. Paesaggi scorrono e incontri e scontri. Mete. Di giochi nei...
    5 anni fa

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