martedì 9 ottobre 2012

#Rockeconomy - Adriano Celentano live all'Arena di Verona

La prima serata dello spettacolo che ha visto il ritorno sul palco dopo 18 anni di Adriano Celentano è appena terminata. L'aspettativa creata per questo concerto-evento era alta ed in fin dei conti, nonostante qualche momento di confusione, lo show è andato piuttosto bene. Arena di Verona piena, gente anche fuori in piazza Bra, pubblico inneggiante al molleggiato nazionale.


Dopo un'introduzione discutibile, con due predicatori (le voci di Cristina Bianchini, giornalista del Tg5, e dell'attore Valerio Amoruso, in un testo di Rifkin e Latouche ANSA), mente le immagini di Verona vista dall'alto scorrono sui teleschermi, che dicono che occorre organizzare la decrescita, rinunciare all’immaginario economico, il bene e la felicità possono realizzarsi con costi minori, di cemento che copre tutto e di miglioramento della qualità della vita, di accesso all’acqua potabile, etc etc ...

Finalmente arriva Adriano. E subito la musica diventa protagonista, niente sermone ma solo canzoni 6 una dietro l'altra:

  • Svalutation 
  • Un rock 'n Roll in un inglese alla Celentano
  • Si è spento il sole
  • La Cumbia Di Chi Cambia - con qualche problema nell'attacco del pezzo
  • L' emozione non ha voce - che dedica a Gianni Bella ("mio grande amico che con Mogol, altro grande amico, ha scritto tanti successi")
  • Io sono un uomo libero - di Ivano Fossati presente in Arena "Un giorno - racconta Adriano - Ivano Fossati mi ha chiesto posso fare un pezzo per te? Dico sì, e lui l'ha fatto. Ma questo brano è più difficile degli altri, infatti mi siedo qui a farlo"
  • Pregherò
Fine prima parte, una ottima prima parte che ha ridato al suo pubblico un grande cantante dopo troppi anni di assenza ingiustificata. Dopo la pubblicità ecco la seconda parte, per fortuna si continua con la musica:



  • L'Artigiano


  • Poi un momento strano, Celentano sembra voler cominciare un monologo "La crescita è subordinata a una drastica inversione di marcia dell'uomo, senza la quale è impossibile venirne fuori" e ancora "Non si sente più parlare di crescita. Tutti la invocano ma nessuno riesce a spiegarci in che modo realizzarla. La crescita è subordinata a una drastica inversione di marcia dell'uomo, senza la quale è impossibile venirne fuori. Naturalmente questa è solo una mia idea. Posso anche sbagliare. Penso che..", e fa una pausa per bere un po' d'acqua, mentre alcuni nel pubblico urlano e rumoreggiano. "C'é un'interruzione che bisogna fare, per forza di cose" aggiunge. Interruzione che durerà 5 minuti buoni, durante i quali Celentano beve, parlotta con un ragazzo davanti ad un notebook. Ritorna la musica con:




  • Cammino
  • Il ragazzo della via Gluck


  • Fine seconda parte, evidente il rallentamento dello spettacolo forse dovuto ad un monologo saltato, ma ballerini, canzoni e lo spettacolo di un'Arena di Verona da sogno salvano lo show.


    Ecco la terza parte, quella che nelle intenzioni dovrebbe essere il cuore dell'evento, tre gli ospiti, l'economista francese Jean-Paul Fitoussi, Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo. Si parla di economia, a tratti molto interessante l'intervento di Fitoussi, ma il suo italiano stentato e l'evidente difficoltà di Celentano a seguire un discorso così complesso non hanno reso giustizia al tema trattato. Infatti il pubblico, non capendo molto di quello che si diceva ad un certo punto ha chiesto al molleggiato di cantare. Nel frattempo ingresso di Gianni Morandi che bussa al portone e duetta subito con Celentano intonando una strepitosa:

    • Scende la pioggia
    Dopo un tentativo di continuazione del dibattito, subito bloccato dall'impazienza del pubblico altre due perle cantate assieme a Morandi:
    • La mezzaluna
    • Ti penso e cambia il mondo
    Poi, uscito Morandi ecco il gran finale, dopo una canzone nell'inglese tutto speciale di Celentano:
    • Woman in love 
    • Prisencolinensinainciusol
    Prima serata nel complesso gradevole, qualche intoppo ma Celentano è uno dei pochi che se li può permettere, livello musicale ottimo, soprattutto per chi ama la musica italiana e Adriano in particolare; bellissimi i duetti con Gianni Morandi e gradevoli anche i momenti con i ballerini. Un pò fiacca la parte del dibattito per l'economia, in effetti con mesi di preparazione alle spalle ci si sarebbe aspettati qualcosa di meglio (magari un traduttore dal francese, oppure un economista italiano). I silenzi li avevamo messi in programma quindi niente da dire, vedremo cosa ci porterà la seconda serata. 

    Alla prossima.




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